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Il peso

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2009 17:43
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Età: 44
Sesso: Maschile
22/12/2009 17:43


Il peso

Dio non vuole soltanto impartire la sua mente ed i suoi pensieri, ma anche il suo cuore e i suoi sentimenti al suo popolo. La parola proclamata dai profeti, non solo produce una visione più chiara, ma anche un “peso” spirituale più grande nei credenti per l'opera del Signore. Avere questo  peso non significa essere tristi e depressi, ma “sentire la necessità delle cose” allo stesso modo di Dio. Egli vuole che sentiamo ciò che sente lui. Il peso spirituale è quella  profonda impressione interiore generata in noi dallo Spirito Santo, che avvertiamo nella parte più profonda del nostro essere, cioè nel nostro spirito, che ci spinge ad andare avanti ed a lavorare per vedere la visione diventare realtà. Questo è un elemento essenziale e distintivo di un profeta e di una chiesa profetica.

 

Neemia era un uomo con un peso. Dopo avere udito della devastazione delle mura e delle porte di Gerusalemme, egli scrive: “Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, quindi feci cordoglio per parecchi giorni. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo” (Neh1,4). Se questi erano i sentimenti che il profeta provava, possiamo immaginare come si sentiva Dio, e come si sente oggi quando vede le condizioni della sua Chiesa e della società in cui viviamo. Neemia stava sperimentando lo stato d'animo ed i sentimenti di Dio. Egli sapeva bene che il piano originale di Dio per la città di Gerusalemme era ben diverso. Nella sua mente c'era la visione vivida e chiara di ciò che Gerusalemme doveva essere. Vedeva la sua gloria, la sua bellezza ed il suo futuro splendore e per questi motivi non si lasciò scoraggiare e deprimere dalle desolate condizioni in cui essa giaceva.

 

Il peso che Neemia aveva non produsse passività, né deve produrla in noi. Egli pianse, digiunò, pregò, ma si mise poi al lavoro. Davanti ai suoi occhi aveva la visione della restaurazione della città, cioè la volontà di Dio e nel suo cuore un peso che lo spingeva a realizzarla. Neemia trasmise la sua visione ed il suo peso ai capi del popolo ed al popolo stesso ed essi, all'udire le sue parole profetiche (parola) furono risvegliati spiritualmente (Neh 2,17-18). La visione ed il peso di Neemia divennero la visione ed il peso del popolo di Dio e tutti insieme iniziarono i lavori di restaurazione di Gerusalemme. Quest'opera stava loro così a cuore, che ricostruirono le mura a tempo di record, in soli 52 giorni (Neh 6,15).

 

Il profeta nella Chiesa deve produrre un risultato analogo, cioè un popolo profetico che ha una visione chiara del piano di Dio, che è motivato da una parola specifica ed attuale e che sperimenta un crescente peso, che lo conducono a lavorare con successo nell'edificazione di una Chiesa vittoriosa e trionfante, già qui sulla Terra.

 
[Modificato da CristianoRiformato 22/12/2009 17:43]
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