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LA REGOLA D'ORO

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2011 16:12
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11/03/2009 17:58

Perchè credere ad una dottrina o non credervi?
LA REGOLA D'ORO
Perchè credere ad una dottrina o non credervi?

La Bibbia ci insegna chiaramente che possiamo e dobbiamo credere solo a quello che essa afferma: "Ogni Parola di Dio è affinata con il fuoco! Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiungere nulla alle sue Parole, perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo." (Pr 30,5-6)

Quando si analizza una dottrina non bisogna chiedersi dove la Bibbia contrasta questa dottrina, ma chiedersi dove essa la insegna! Non basta che non ci siano nella Bibbia prove che una dottrina è falsa per credervi! Ci devono essere prove nella Bibbia che questa dottrina è vera! Non possiamo affermare nulla, salvo ciò che la Parola di Dio afferma. Diversamente si costruisce sulla sabbia, su semplici pensieri che hanno origine da moti disordinati dell'animo umano.

Non possiamo affidare la nostra vita eterna a delle puerili supposizioni umane che non sono comprovate da versetti CHIARI che le attestano! Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato (Ger 17,9)

Affrontare temi spirituali senza questa premessa significa camminare rischiosamente su un campo minato dove praticamente tutto si può accettare e ben poco si può escludere. Ogni dottrina va provata da almeno due o tre versetti biblici: ogni parola (dottrina) sia confermata per bocca di due o tre testimoni (versetti biblici) (Mt 18,16)

Tutti sono d'accordo che se non ci sono testimoni, versetti che insegnano una cosa non c'è parola, npn c'è dottrina che può essere creduta e tantomeno insegnata.

Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il "non oltre quel che è scritto" (1Cor 4,6)

Ho più conoscenza di tutti i miei maestri, perché le tue testimonianze (i versetti della Bibbia) sono la mia meditazione (Sal 119,99)

Dalla lettura del NT stesso ci rendiamo conto che questo criterio era il medesimo usato da Gesù e dagli Apostoli i quali per dimostrare quanto dicevano facevano sempre ricoro alle Scrtitture:

Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio. (Mt 22,29) cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano (Lc 24,27) P

aolo, com'era sua consuetudine, entrò da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture (At17,2)

Con gran vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando con le Scritture che Gesù è il Cristo (At 18,28)

Non è una cosa a cui bisognerebbe prestare almeno un minimo di attenzione il fatto che in tutto il NT non c'è neppure in caso in cui un servo di Dio per provare una dottrina abbia citato la tradizione orale?

Sarà un caso che quando c'erano discussioni si andava sempre a verificare sulle Scritture come stavano le cose davvero?

Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola (predicazione della Nuova Nascita mediante la Fede in Gesù il Messia) con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così. (At 17,11)

Per esempio, dato che nessun versetto dice chiaramente che Maria Maddalena morì e fu seppellita si potrebbe dire che ella è stata "assunta in cielo" visto che nulla nella Bibbia contrasta questo! Invece, dato che nessun versetto dice che la Maddalena fu assunta è certo che ella morì come tutti gli uomini che sono destinati a morire, in seguito al peccato dei progenitori del genere umano.

Lo stesso principio vale per la madre di Gesù ed è per questo che noi crediamo che la sua vita terminò come quella di ogni altro figlio di Dio, senza alcuna preferenza fatta da Dio per lei. Ricordiamoci infatti che "Dio non ha riguardi personali" (At 10,34).

Teniamo conto che la Bibbia è sempre tutta vera, pertanto sono anche vere quelle dottrine che non sono insegnate tutte in un solo versetto, ma emergono dalla composizione di più versetti collegati insieme sullo stesso tema. Ad esempio non c'è in un unico versetto la dottrina completa della Trinità, ma troviamo molti passi che identificano ognuna delle tre persone con Dio, ed altri che dicono che Dio è unico e non è tre dei distinti.

Sappiano che ogni persona della Trinità è una persona (o modalità di esistenza) di Dio, che è tripersonale, esiste in tre modi diversi.
Il fatto che si dica in un passo che lo Spirito Santo è Dio "il Signore è lo Spirito" (2Cor 3,17) e si dica in un altro passo che il Figlio è Dio "Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!»" (Gv 20,28) non autorizza nessuno a pensare che quando si legga 2Cor 3,17 Gesù smetta di essere Dio solo perchè questo non è lì scritto. Ugualmente nessuno è autorizzato a pensare leggendo Gv 20,28 che lo Spirito Santo non è Dio.

Proseguendo la nostra riflessione, osserviamo che se lo Spirito Santo (che è Dio!) ha il potere di passare attraverso le mani dei ministri "per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo" (At 8,18) ed volendo può far anche assopire qualcuno dandogli delle reazioni simili ad un profondo sonno "Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull'uomo" (Gen 2,21) "Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo" (Gen 15,12) tanto che una persona sotto questa Potenza può assopirsi ed addormentarsi "mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito" (Dan 8,18) "L'angelo che parlava con me tornò e mi svegliò, come si sveglia un uomo dal sonno" (Zac 4,1) ed anche cadere a terra come morta "caddi ai suoi piedi come morto" (Ap 1,17) rimanendo in quella posizione sotto la potenza di Dio anche per diverso tempo "rimase sdraiato nudo per terra tutto quel giorno e tutta quella notte" (1Sam 19,24) possiamo concludere che quando un ministro prega per una persona e lo Spirito Santo la usa per benedire qualcuno, Egli non perda il suo potere divino di fare avvenire questi fenomeni.

Non c'è motivo di pensare che il Signore onnipotente ed eterno a cui tutto è possibile sia limitato da una imposizone delle mani. Pertanto ciò che è scritto sopra può accadere non solo per visitazione diretta di Dio, ma anche per la preghiera di un ministro, dato che è lo stesso Spirito, lo stesso Dio sia ad essere somministrato per l'imposizione delle mani, sia a toccare i corpi dei suoi figli per benedirli.

Anche se certi segni possono sembrarci inutili e fare apparire i credenti degli ubriachi: "sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante" (Ger 23,9) "Altri invece li schernivano e diceva no: «Sono ripieni di vin dolce!»" (At 2,13) "Costoro non sono ubriachi, come voi ritenete" (At 2,15) Dio ha certamente una ragione per operare in questo modo, come nei versetti sopra indicati, che indicano alcuni effetti della potenza dello Spirito Santo sul corpo umano.

Lo stesso principio è estendibile ad ogni altra dottrina, bisogna portare dei passi e poi collegarli, non prendendo un solo versetto, ma tutti quelli che parlano di un argomento: "La somma della tua parola è verità" (Sal 119,160)
[Modificato da CristianoRiformato 22/02/2011 16:12]
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