Tutti morti!

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@New
00lunedì 16 marzo 2009 16:56
Quando nasciamo di nuovo, riceviamo uno spirito nuovo, ma la nostra vecchia carnalità è ancora viva e non vuole sottomettersi totalmente al Signore e riconoscere che Lui è l'assoluto padrone della nostra vita, e il risultato di questo è un compromesso in cui, invece di cercare sempre qual è la volontà del Signore, in alcune cose vogliamo ancora decidere noi e, così facendo, faremo del male a noi stessi perché rimarremo degli eterni bambini capricciosi che, pur salvati, sono ancora insicuri, ansiosi, vittime di ricadute e incapaci di vincere le tentazioni.

Da soli infatti è impossibile ottenere vittoria, si può solo tentare di resistere, ma prima o poi si ricade.

Solamente con l'intervento di Dio possiamo farcela, ma noi dobbiamo accettare il suo intervento quindi dobbiamo dipendere totalmente da Lui e non da noi stessi.

Per dipendere totalmente da Lui, la nostra natura carnale deve però essere morta (naturalmente non morta fisicamente) in modo da non ribellarsi più allo Spirito e non poter più governare la nostra mente.

Il Signore, con il Suo grande amore, ci convince di questa necessità:



infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; - 2Corinzi 5:14



Sì, è l'amore del Signore, che dobbiamo vedere in tutto quello che ci succede, a persuaderci che dobbiamo renderci conto di essere morti! C'è scritto che tutti morirono quindi se tutti sono morti, vuol dire che anch'io, anche tu, anche tutti noi, che abbiamo accettato Gesù come Signore siamo morti a noi stessi e non possiamo più decidere sulla nostra vita, poiché è solo il Signore che deve essere il Signore della nostra vita e non noi.

Gesù morendo sulla croce ha detto: E' compiuto (Giov. 19:30) quindi ha compiuto tutto, ha risolto tutto, ha fatto morire tutto quello che è sbagliato in noi, ma noi dobbiamo accettarlo.

Solo così, solo rendendoci conto di essere morti, saremo liberi di adempiere al piano del Signore per la nostra vita.

Solo rendendoci conto di essere morti non saremo più ansiosi, non ci preoccuperemo più delle futili cose terrene, dipenderemo totalmente da Lui e potremo essere usati per il bene degli altri, perché allora non guarderemo più alle cose che passano, ma a quelle che durano per sempre:

mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. - 2Corinzi 4:18


@New
00lunedì 16 marzo 2009 16:58
Da quando abbiamo accettato Gesù come nostro Signore e Salvatore, la Bibbia dice che siamo morti e nascosti con Lui:

poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. - Colossesi 3:3

Io penso che sia molto importante renderci conto di essere morti, perché solo così possiamo vivere dipendendo totalmente dal Signore.
Se non ci persuadiamo di essere morti, corriamo il rischio di essere ancora egocentrici e indotti ancora a cercare il nostro interesse prima di quello degli altri, rischiamo di basarci ancora sui nostri sforzi, di voler fare le cose solamente con la nostra testa, senza lasciarci guidare dallo Spirito Santo.
Il Signore vuole invece che ci abbandoniamo solo a Lui, che confidiamo solo in Lui, vuole che non siamo più nostri ma suoi.
Se non ci rendiamo conto di essere morti, non potremo essere nascosti in Cristo e saremo poco utili per l'annuncio del Vangelo perché, non essendo nascosti, comunicheremo e mostreremo ancora agli altri quello che siamo e quello che viene da noi e che giova a ben poco, infatti gli altri non hanno bisogno di ciò che viene da noi, perché questo molto facilmente fa danni, ma di ciò che viene dal Signore.
Solo da morti possiamo essere nascosti e far vedere, a chi ha bisogno, il Cristo che è in noi.
Un morto va dove lo portano gli altri, non dove vuole lui; e anche noi, morti in noi stessi, andiamo dove ci porta lo Spirito Santo.
L'accettare di essere morti è una decisione, una responsabilità che dobbiamo prenderci e che fa parte del rinnovamento della nostra mente che dobbiamo compiere per poter diventare sorgenti di fiumi d'acqua viva.
Solo da morti possiamo dare tutto lo spazio al Signore e solo da morti anche noi possiamo dire:

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me .... - Galati 2:20
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