La mia fede

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Ruakh
00domenica 20 giugno 2010 14:49
Sto riflettendo su ciò che credo e, per ora, questi mi sembrano essere i punti fondamentali nei quali mi riconosco a tutt'oggi:
La mia fede
1.Accetto in toto il credo niceno-costantinopolitano, niente di più, niente di meno.
2.Accetto, come ispirati, tutti e 73 i libri del Nuovo e del Vecchio Testamento, compresi quelli, tra questi, che, dagli ebrei e dai seguaci di Lutero, vengono definiti deuterocanonici o apocrifi.
3.Credo nell'utilità dell'esempio di Maria e di coloro che oggi e in passato hanno vissuto i valori cristiani in modo eroico, ma non credo nel culto che ad essi viene tributato. Non penso sia giusto e necessario invocarli in preghiera perché, in tal modo, si sminuisce la vicinanza e l'amore di nostro Signore Gesù Cristo, come se avessimo bisogno di altri avvocati fuori che Lui.
4.Accetto l'autorevolezza del Papa di Roma in materia di dottrina che riguardi la fede e la morale, ma non riconosco la sua infallibilità, né accetto la sua autorità giurisdizionale. Condivido l'asserzione che ogni sua opinione e pronunciamento debbano essere verificati, pena la nullità di ogni valore, a ciò che dice, da un raffronto con la Parola di Dio, contenuta esclusivamente nella Bibbia.
5.Credo nei sacramenti/segni e simboli sostanziali della fede della Chiesa, e non solo dei singoli credenti, ma non credo nel loro valore salvifico “ex opere operato” indipendentemente dalla volontà del singolo credente. Proprio per la mia fede nella funzione salvifica della Chiesa non credo che i sacramenti debbano essere reiterati, se, nel momento in cui si sono ricevuti, mancava la fede individuale, ma solo riscoperti e vivificati spiritualmente dal singolo.
6.Credo nella potenza dello Spirito e nella nostra necessità di ricevere forza da Lui.
7.Credo la Chiesa vera sposa di Cristo, ma non credo che la Chiesa sia identificabile con nessuna struttura/associazione temporale esistente.

Ruakh
00domenica 20 giugno 2010 22:31
Sto riflettendo su cosa credo o non credo, rispetto alla mia fede cristiana, e, per ora, questi mi sembrano essere i punti fondamentali nei quali mi riconosco a tutt'oggi:

1.Accetto in toto il credo niceno-costantinopolitano, niente di più, niente di meno.

2.Accetto, come ispirati, tutti e 73 i libri del Nuovo e del Vecchio Testamento, compresi quelli, tra questi, che, dagli ebrei e dai seguaci di Lutero, vengono definiti deuterocanonici o apocrifi.

3.Credo nell'utilità dell'esempio di Maria e di coloro che oggi e in passato hanno vissuto i valori cristiani in modo eroico, ma non credo nel culto che ad essi viene tributato. Non penso sia giusto e necessario invocarli in preghiera perché, in tal modo, si sminuisce la vicinanza e l'amore di nostro Signore Gesù Cristo, come se avessimo bisogno di altri avvocati fuori che Lui.

4.Accetto l'autorevolezza del Papa di Roma in materia di ogni dottrina che riguardi la fede e la morale, ma non riconosco la sua infallibilità, né accetto la sua autorità giurisdizionale. Condivido l'asserzione che ogni sua opinione e pronunciamento debbano essere verificati mediante un raffronto tra le sue parole e la Parola di Dio, contenuta esclusivamente nella Bibbia.

5.Credo che i sacramenti siano segni e simboli sostanziali della fede della Chiesa, e non solo dei singoli credenti, ma non credo nel loro valore salvifico “ex opere operato” indipendentemente dalla volontà del credente. Proprio, però, per la mia fede nella funzione salvifica della Chiesa, non credo che i sacramenti debbano essere reiterati, se, nel momento in cui si sono ricevuti, mancava la fede individuale, ma che, per svolgere la loro funzione salvifica, debbano essere solo riscoperti e vivificati spiritualmente dal singolo.

6.Credo nella potenza dello Spirito e nella nostra necessità di ricevere forza da Lui.

7.Credo la Chiesa vera sposa di Cristo, ma non credo che la Chiesa sia identificabile con nessuna struttura/associazione temporale esistente.
CristianoRiformato
00mercoledì 28 luglio 2010 18:03

Caro Ruakh, mi spiace risponderti solo ora. Mi ha fatto piacere leggerti. Vedo che le tue posizioni sono abbastanza simili a quelle della Chiesa Cattolica di Utrecht. Trovo coraggioso da parte tua una visione del cristianesimo più libera e biblica di quella di Roma. La Bibbia ci dice che la fede va vissuta in comunità, nell'assemblea comune e che avere posizioni troppo personalistiche ci porta fuori strada. Ti invito a partecipare ad un culto in una chiesa evangelica/pentecostale, ed a sottoporre ad un esame critico in preghiera le dottrine che ancora ritieni che sono tipiche del cattolicesimo romano.
Dio ti benedica,
Stefano

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