Due tipi di offerte

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@New
00lunedì 1 giugno 2009 15:25
Caino ed Abele fecero entrambi le loro offerte al Signore:

.... Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; or Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardò Abele e la sua offerta, - Genesi 4:3-4

Solo l'offerta di Abele fu gradita da Dio e il perché lo troviamo nella lettera agli Ebrei dove sta scritto che:

Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa benché morto, egli parla ancora. - Ebrei 11:4

Questo vuol dire che Abele aveva fatto un sacrificio più eccellente (pleíon) che letteralmente vuol dire "in grande quantità" cioè di "più valore" e soprattutto lo aveva fatto per fede, siamo infatti nel capitolo dei grandi esempi di fede della lettera agli Ebrei.

Abele aveva fatto un sacrificio eccellente agendo per fede! Aveva dato tanto confidando in Dio, cioè per fede, cioè nella certezza che Dio avrebbe in ogni caso sempre provveduto. La sua era un'attitudine di generosità che Dio apprezza sempre come quando il Signore Gesù ha elogiato quella vedova che diede .... tutto quello che aveva per vivere (Marco 12:43-44) e quindi diede in grandissima quantità!

Non è la natura dell'offerta che conta, ma è il carattere di chi offre come dimostra l'esempio di Abele o della vedova in Marco 12:43-44 o in 1Re17:12-13 la vedova di Sarepta ecc.

E questo ci deve far molto riflettere perché quando diamo le nostre offerte o le nostre decime non dobbiamo guardare tanto le nostre esigenze, ma soprattutto seminare per fede! E' ovvio che uno non può lasciare senza cibo la sua famiglia, ma è pur vero che se uno dà con fede, la sua offerta sarà eccellente come quella di Abele e sarà gradita a Dio.

Caino invece non fece un'offerta eccellente, e il risultato fu che Caino divenne irritato ed abbattuto (vedi Genesi 4:5-6).

Abele, che fece un'offerta abbondante, col cuore, è citato tra gli eroici esempi di fede e Abele:

.... per mezzo di essa benché morto, egli parla ancora.
- Ebrei 11:4

La Bibbia ci spiega anche quali offerte non sono gradite a Dio:

Quando offrite in sacrificio un animale cieco, non è male? Quando offrite un animale zoppo o malato, non è male? Presentalo dunque al tuo governatore. Sarà soddisfatto di te? Ti accetterà con favore?», dice l'Eterno degli eserciti. - Malachia 1:8

Non si può offrire ciò che è cieco, cioè non si può offrire qualcosa che non è nella visione dell'amore cioè qualcosa che non si dona allegramente col cuore. Non si può offrie ciò che è zoppo o malato, quindi non si può offrire quello che è stato guadagnato illecitamente.

Imitiamo allora Abele e diamo sempre il meglio, con tutto il cuore e diamo allegramente perché:

.... perché Dio ama un donatore allegro. - 2Corinzi 9:7

nestore45
00mercoledì 3 giugno 2009 05:09

Poveri animali!!! Già devono essere uccisi per sfamare gli uomini ed altri animali! poi ci si mette di mezzo un pecoraio che uccide un giovane e perfetto animale per fare sacrificio ,ma dite un po' se fosti tu! l'animale che poi non resusciti e quindi non puoi più godere della vita donata dal vero Dio! ti faresti scannare? lasciando scorrere il sangue tuo sull'altare mentre guardi il cielo vedi un Dio assetato di sangue? cosa vorresti fare in quel momento se non distruggere questo Dio maledetto inventato dagli uomini? DIO è amore e Gesù ce lo ha fatto conoscere ,sono gli uomini i delinguenti che hanno peccato di presunzione che vedono un Dio a loro modo e piacimento per avere il potere e dominare e sfruttare tutte le persone con lo spauracchio di un Dio di punizione! Ecco la storia di Abele è stata inventata dalla RELIGIONE ecco perchè Gesù ha dovuto venire di persona e pagare gli errori degli uomini relgiosi sostituendosi ad Abele! Noi non conosciamo altro Dio, se non quello che si manifesta in Gesù. Quando nel capitolo 14 di questo vangelo Filippo chiede Gesù “Signore mostraci il Padre, e ci basta”, e Gesù, sconsolato, gli dice: “Ma Filippo, ma non hai ancora capito che chi vede me vede il Padre? E se non lo credi per queste parole, credi almeno per le opere che io ho compiuto”. Ebbene, le opere che Gesù ha compiuto, quelle che manifestano il volto di Dio, sono tutte opere a favore del bene dell’uomo. Quindi la prima indicazione che abbiamo è che il Dio di Gesù è un Dio alleato dell’uomo, un Dio a favore dell’uomo, un Dio che desidera la felicità dell’uomo. Possiamo dire, con una formulazione, che la volontà di Dio, in Gesù, coincide con la massima aspirazione dell’uomo. E qual’è la massima aspirazione dell’uomo? la felicità. E come mai allora noi quando parliamo di Dio lo associamo più alla sofferenza che alla felicità, più al dolore che alla gioia? La colpa è del Dio delle religioni. Il Dio che è stato presentato dalle religioni è lontano anni luce dal Padre di Gesù, è il Dio della paura , è il Dio del terrore, è il Dio del castigo. Ed è importante che grazie al messaggio di Gesù noi blocchiamo questa radice velenosa, questa credenza in un Dio che punisce, un Dio che castiga, perché, quando le cose van bene, tutti crediamo che Dio è amore, che Dio è padre, tutto fila liscio, ma quando ci capita, ed è normale nel corso dell’esistenza, di incontrare elementi negativi, una malattia, un disagio familiare, un lutto, quando capita uno di questi momenti subito ecco rispunta la radice velenosa del Dio della religione: ”cosa ho fatto per meritarmelo? Dio forse mi ha punito per qualche mia colpa?” Ecco allora cerchiamo, in base al testo del vangelo di Giovanni, qual’è il Dio di Gesù e il Dio della religione. Quindi, è chiaro, non “Gesù è come Dio”, ma “Dio è come Gesù”. Ebbene Gesù ci manifesta un Dio lontano dal Dio della religione Per religione, e adopereremo sempre il termine religione col significato negativo che ha nei vangeli, si intende tutto quell’insieme di credenze, di atteggiamenti che gli uomini hanno creato nei confronti della divinità. L’uomo nella religione proietta in Dio le proprie emozioni, le proprie paure, i propri bisogni di sicurezza, così dio è lontano, inaccessibile e sopratutto temibile. Per religione si intende tutto quello che gli uomini devono fare per Dio. Con Gesù tutto questo cade: con Gesù non si parla più di religione, che nei vangeli resta sempre con significati negativi (religione e religiosi sono significati negativi) refrattari e ostili a Gesù. Con Gesù non si pratica più la religione, ma la fede. Se per religione si intende ciò che gli uomini fanno per dio, con fede si intende l’accoglienza di ciò che Dio fa per gli uomini. Ma qual’è il Dio della religione? È un Dio che esprime la sua volontà attraverso una legge. Quindi questo Dio quello che vuol far conoscere agli uomini, i loro doveri, i loro obblighi, li esprime attraverso una legge. Una legge che viene non offerta, una legge che viene imposta, senza alcune aspettative, una legge che viene imposta, una legge che quando la osservano troveranno in premio, ma quando la trasgrediscono incontreranno in un castigo tremendo, come dio soltanto può castigare. Allora, il Dio della religione esprime la sua volontà in una legge, una legge che è incomprensibile, una legge irrazionale, una legge che fa a pugni con l’intelligenza dell’uomo. Perché devo fare così? Ma soprattutto, perché non posso comportarmi così? Non c’è che una spiegazione: perché dio ha stabilito così. Se uno cerca di comprendere in maniera razionale con il buon senso, ma perché non posso compiere questa azione, o perché sono obbligato a compiere quest’altra, ebbene il dio della religione è un dio che impone agli uomini tutto quello che è sgradevole e proibisce o impedisce tutto quello che è piacevole. Quindi è un dio, in qualche maniera, che è nemico della felicità dell’uomo: perché se dio quello che è sgradevole nella vita me lo impone, e quello che è piacevole me lo impedisce o me lo proibisce, questo non è un dio alleato degli uomini, ma é un Dio rivale della felicità degli uomini. Ebbene a tutto questo non c’è spiegazione: è così e basta! Per cui questa legge va imposta. Allora leggiamo la differenza con Gesù nel vangelo, nel vangelo di Giovanni. Gesù prende le distanze dalla legge: Dio non riconosce nessuna legge proveniente da Dio, perché Dio è amore, e l’amore non si può esprimere attraverso leggi, che lo formulano, ma l’amore si può esprimere soltanto attraverso opere che comunicano vita .

StudiosoDellaBibbia
00giovedì 4 giugno 2009 20:27

Caro amico, gli animali esistono in funzione degli uomini.

Genesi 1,28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».

Dio stesso ha ucciso due animali per dare degli abiti di pelle ai primi due esseri umani:

Gen 3,21 Dio il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.

Non bisogna lasciarsi influenzare dalla mentalità animalista ed ecologista, gli animali esistono al solo scopo di soddisfare i bisogni degli uomini, e vanno utilizzati, altrimenti si sprecano delle benedizioni divine.

Il vero senso del sacrificio a Dio dei primogeniti del gregge fatto da Abele consiste nel privarsi di qualcosa di prezioso, di valore per darlo a Dio.

Inoltre gli agnelli offerti da Abele in sacrificio, sono anticipazione profetica del sacrificio perfetto del vero Agnello di Dio: Gesù Cristo che sarà offerto da sè stesso in qualità di sacerdote, a Dio per il perdono dei peccati di coloro che accolgono Gesù.

Il vero credente si fida totalmente della Parola di Dio, dal primo all'ultimo versetto.

@New
00venerdì 5 giugno 2009 12:22
Concordo con Studioso, AMEN!
nestore45
00lunedì 8 giugno 2009 21:16

Sei fortunato a non essere nato agnello da macello! se lo fossi e avessi avuto la lingua chissa cosa avresti detto al tuo dio! Comunque so di certo che purtroppo gli animali soffrono ma purtroppo sono neccessari per l'alimentazione del ciclo della vita ! Quello che contesto è di voler uccidere appositamente un animale per nulla ! facendolo bruciare a un Dio che non c'è! Dio vero non è un sanguinario assetato di sangue! Dio è AMORE quello che conosciamo della Bibbia purtroppo nonostante che in effetti il vecchio testamento descrive la venuta di Gesù ,Gesù stesso non riconosce nessuna legge di Mose come proveniente dal Padre! Mosè ha descritto la Genesi per generare una Religione ma anche se in verità porta a Gesù la si deve ovviamente escludere! nel vangelo di Giovanni. Gesù prende le distanze dalla legge: Dio non riconosce nessuna legge proveniente da Dio, perché Dio è amore, e l’amore non si può esprimere attraverso leggi, che lo formulano, ma l’amore si può esprimere soltanto attraverso opere che comunicano vita .

@New
00mercoledì 10 giugno 2009 08:39
Caro Nestore,
te lo ha spiegato bene Studioso, gli animali sono stati messi a disposizione dell'uomo, questo non vuol dire che debbano essere maltrattati, ma sono al nostro servizio.

Rifletti in particolare su Gen 3,21 che ha proposto Studioso:

Dio stesso ha ucciso due animali per dare degli abiti di pelle ai primi due esseri umani:

Gen 3,21 Dio il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.


nestore45
00sabato 13 giugno 2009 12:11

A questo punto cerchiamo allora di non giustificar l'uccisione di molti animali da pelliccia! Oggi molti cacciatori per lucro e avido guadagno uccidono cuccioli di animali lasciandoli morire tra atroci dolori scuoiandoli vivi! Bene perchè lo ha fatto Dio per Adamo ed Eva fcciamolo noi questa è la RELIGIONE! Prendo le distanze dalla religione perchè essa incolpa sempre Dio per le azioni malvage ma Dio vero non guarda quello che crede l'uomo per piacere a Dio ma guarda il di dentro dell'uomo se rispetta la vita di Dio !

@New
00sabato 13 giugno 2009 15:04
Ma cosa c'entrano gli animali da pelliccia? Cosa c'entra la religione? La religione è tutta un'altra cosa!

Tu devi guardare il senso del messaggio biblico, in altre parole devi vedere il concetto che Abele diede il meglio, mentre Caino no, cioè devi concentrarti sulla spiegazione che dà la Lettera agli Ebrei:

Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora. - Ebrei 11:4

L'esempio di Abele deve quindi spingerci a offrire il meglio e a farlo per fede come ha fatto Abele.

E Studioso ti ha spiegato che:

Inoltre gli agnelli offerti da Abele in sacrificio, sono anticipazione profetica del sacrificio perfetto del vero Agnello di Dio: Gesù Cristo che sarà offerto da sè stesso in qualità di sacerdote, a Dio per il perdono dei peccati di coloro che accolgono Gesù.




nestore45
00lunedì 22 giugno 2009 10:41

Se la storia è fatta nel concetto spirituale sarei d'accordo di accettarla come vera ma se chi della storia ne fa un contesto per giustificare l'uccisione di animali per sacrificio è indegno della vera Parola di Dio che dice DIO è Amore e questo ce lo ha fatto conoscere Dio stesso per mezzo di Gesù il Signore .Mosè non ce lo ha fatto veramente conoscere ricevendo le tavole dei comandamenti NON AMAZZARE uccise tramite la legge molte persone incolpando DIO!!Ecco i religiosi non fanno la volontà di Dio ma la propria al fine di incassare profitti!!

nestore45
00lunedì 22 giugno 2009 10:49

Se la storia è fatta nel concetto spirituale sarei d'accordo di accettarla come vera ma se chi della storia ne fa un contesto per giustificare l'uccisione di animali per sacrificio è indegno della vera Parola di Dio che dice DIO è Amore e questo ce lo ha fatto conoscere Dio stesso per mezzo di Gesù il Signore .Mosè non ce lo ha fatto veramente conoscere ricevendo le tavole dei comandamenti NON AMAZZARE uccise tramite la legge molte persone incolpando DIO!!Ecco i religiosi non fanno la volontà di Dio ma la propria al fine di incassare profitti!!

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