Chi crede in Cristo non morirà

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nestore45
00martedì 17 marzo 2009 12:21
Cristo ci ha salvati dalla non esistenza (morte)
Cristo ci ha salvati dalla non esistenza (morte)
“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
… 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui»”. (Giovanni 3:16, 36)
Chi crede in Cristo non morirà (inteso come non esistere più) ma avrà vita in eterno.
Poi Giovanni ribadisce dicendo che il disubbidiente “non vedrà la vita” e questo non ha alcun riferimento all’inferno, ma molto più semplicemente dice che non esisterà più.
Vediamo un altro testo:
“In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
25 In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno.
26 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, cosí ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;
27 e gli ha anche dato l'autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo.
28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 15 29 e ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna”.
(Giovanni 5:24-29)
I giusti passeranno dalla morte alla vita senza poterla più perdere, questa è la prima risurrezione.
Gli altri verranno risorti alla seconda risurrezione per essere consumati dal fuoco fino a che non resterà altro che cenere e questo sarà doloroso, ma poi non esisteranno più, questa è la morte seconda. Vedi Apocalisse 20:4-10. Più avanti lo tratterò mostrando la sequenza biblica di questi eventi.
Ora proviamo a leggere i seguenti testi pensando alla morte come “non
esistenza” e al fatto che senza Cristo non saremmo più esistiti:
“Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”. (Giovanni 12:25)
Chi preferisce questa vita a quella celeste non avrà né questa né quella.
“In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna.
48 Io sono il pane della vita.
49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.
50 Questo è il pane che discende dal cielo affinché uno ne mangi e non muoia,”
(Giovanni 6:47-50)
L’immagine è semplice. Gesù ha fatto un netto parallelismo con il fatto che il cibo ci serve a continuare a vivere, però mentre la manna era semplice cibo che non ha fatto vincere la morte, il suo non ci farà morire mai. Gli altri non lo avranno e non continueranno più a vivere. (Più avanti paragoneremo questo testo con Genesi 3:22,24 ; Apocalisse 2:7 e 22:2,14).
“Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano”. (Giovanni 10:27-28)
Vita eterna vuol dire non poter morire mai.
“Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna.
23 Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore”. (Romani 6:22-23)

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nestore45
00martedì 17 marzo 2009 12:40
Il “fuoco eterno” è un evento futuro
“Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me maledetti,nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna»,”
(Matteo 25:41,46)
Gesù parla di un fuoco preparato per il diavolo,
Vorrei fissare un punto chiaro: il testo del “fuoco eterno” si riferisce ad un evento futuro non ad un fuoco infernale già in atto oggi. Nella Bibbia abbiamo visto che fino al ritorno di Cristo non c’è nulla di simile, c’è solo il riposo nella tomba in attesa del giudizio.
PUNTO #13 – IL “FUOCO ETERNO” E’ UN EVENTO SOLO FUTURO
Quindi abbiamo sfatato l’idea che ci siano delle anime già in tortura
all’inferno. Anzi, fino a qui l’inferno stesso non esiste, ora dobbiamo capire se esiste un modo coerente (con l’ebraico ed il greco) per conciliare la distruzione con il “fuoco eterno”.
Un’altra domanda da porsi è: perché Gesù parla di “fuoco eterno” mentre un attimo prima al v.30 dello stesso capitolo parla di “tenebre”?
(v.30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti».)
Adesso, però, andiamo avanti citando vari versetti che parlano di questo “fuoco eterno”:
“Ed egli, rispondendo disse loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
38 Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno, 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo,
e i mietitori sono gli angeli.
40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosí avverrà alla fine del mondo.
19 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno
tutti gli scandali e gli operatori d'iniquità,
42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.
43 Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!».

47 Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose.
48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.
49 Cosí avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti
50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lí sarà pianto e stridor di denti.
51 Gesú disse loro: «Avete capito tutte queste cose?». Essi gli dissero: «Sì Signore»”. (Matteo 13:37-43, 47-51)
Il v.40 riconferma il punto #13, ovvero che questo fuoco è un evento futuro.
I vv. 42 e 50 mostrano che il “pianto e lo stridor di denti” avverrà quando verranno gettati nella fornace del fuoco (o stagno di fuoco). Tutto questo quando Cristo è già tornato, non prima! Oggi non c’è.
(Se invece state pensando alla parabola di Lazzaro e del ricco, la tratto in un’intera sezione più avanti)
Ora analizziamo la storia di Sodoma e Gomorra per scoprire cos’è il “fuoco eterno”.
Sodoma e Gomorra distrutte da un “fuoco eterno”
“Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio;
5 e non risparmiò il mondo antico ma salvò con altre sette persone Noé, predicatore di giustizia, quando fece venire il diluvio sul mondo degli empi, 6 e condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, e le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente,
7 e scampò invece il giusto Lot, oppresso dalla condotta immorale di quegli scellerati 8 (quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, tormentava ogni giorno la sua anima giusta a motivo delle loro opere malvagie),
9 il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio,
10 specialmente coloro che seguono la carne nei suoi desideri corrotti e disprezzano l'autorità. Essi sono audaci, arroganti e non hanno timore di dir male delle dignità;
11 mentre gli angeli stessi, benché siano superiori per forza e per potenza, non portano contro di esse alcun giudizio oltraggioso davanti al Signore.
20 12 Ma costoro, come bestie irragionevoli, per natura generate ad essere prese e distrutte, parlano male delle cose che non conoscono e nella loro corruzione saranno annientati, ricevendo cosí il salario della loro malvagità”.
(2 Pietro 2:4-12)
Pietro ci fa capire che la distruzione di Sodoma e Gomorra è un esempio di ciò che succederà ai malvagi quando saranno distrutti come abbiamo visto nelle sezioni precedenti.
PUNTO #14 – SODOMA E GOMORRA SONO UN ESEMPIO DELLA FINE DEI MALVAGI
Queste città sono state ridotte in cenere, distrutte, annientate, non sono più esistite da allora.
PUNTO #15 – SODOMA E GOMORRA SONO DIVENTATE CENERE
Cristo stesso annuncia che sarà così:
“Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noé entrò nell'arca, e venne il diluvio e li fece perire tutti.
28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava;
29 ma nel giorno in cui Lot uscí da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti.
30 Cosí sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato”.
(Luca 17:27-30)
PUNTO #16 – CRISTO DICE CHE AL SUO RITORNO SARA’ COME PER SODOMA E GOMORRA
A quanto pare questo fuoco e zolfo dovrebbe annientare i malvagi, ma
adesso il discorso si complica:
“Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno”; (Giuda 1:7)
Come?!? Sodoma e Gomorra hanno subito la pena di un “fuoco eterno” che
oggi non c’è più e non è rimasto altro che cenere?
La Bibbia è chiarissima sulla fine di Sodoma e Gomorra:
21 “Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno.
25 Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo.

28 poi guardò [Abraamo] verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo di una fornace” (Genesi 19:24-25, 28)
Sodoma e Gomorra sono un esempio di ciò che avverrà ai malvagi alla fine:
la distruzione con fuoco e zolfo, dalla quale rimarrà solo cenere e salirà il fumo della combustione per un periodo di tempo.
Allora come facciamo a spiegarci il “fuoco eterno” e il fumo che sale nei “secoli dei secoli” di Apocalisse 14:11?
A questo punto dobbiamo per forza ricorrere al greco del Nuovo Testamento.
Iniziamo, però, a vedere il fumo che sale nei “secoli dei secoli”.
Aion (codice strong 165) – “nei secoli dei secoli”
“berrà anch'egli il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello.
11 E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome»”. (Apocalisse 14:10-11)
Notiamo subito di trovarci nella stessa sequenza della distruzione di Sodoma e Gomorra letta poco prima da Genesi 19:24-25, 28.
La sequenza è:
1) distruzione con fuoco e zolfo 2) sale il fumo dopo la combustione
Soffermiamoci sul secondo punto della sequenza:
- In Genesi il fumo è salito solo per un periodo di tempo dopo il quale era visibile solo la cenere, - In Apocalisse leggiamo che il fumo sale nei secoli dei secoli La parola greca tradotta in “secoli dei secoli” è “aion” ripetuto due volte.
Per avere l’esatta corrispondenza tra il testo di Genesi 19 e quello di Apocalisse 14 dovremmo aspettarci che il fumo di Apocalisse 14 non sia eterno, ma che duri solo per un periodo di tempo.
Il Thayer’s Greek Lexicon alla parola “aion” dice alla terza definizione: 22 “3) period of time, age” che tradotto significa “periodo di tempo, era”, esattamente quello che ci aspettavamo di trovare per avere una piena corrispondenza.
Purtroppo qui non basta, infatti abbiamo detto che in Apocalisse 14:11 “aion” è ripetuto due volte, il che complica tutto.
Per trovare la soluzione dobbiamo vedere se “secoli dei secoli” è letterale o soltanto un modo di dire che quindi non va preso letteralmente.
Cercando in greco scopriamo che esiste un versetto molto simile in
Apocalisse 19 dove “aion” si trova due volte e si parla ancora di fumo di una città, questa volta si tratta di Babilonia:
“E dissero per la seconda volta: «Alleluia! E il suo fumo sale nei secoli dei secoli»”.
(Apocalisse 19:3) Perfetto! Ora si tratta solo di capire cosa è successo a Babilonia nel capitolo precedente per capire come dobbiamo intendere “nei secoli dei secoli.
nestore45
00martedì 17 marzo 2009 13:07
L’esempio di Babilonia in Apocalisse 18
“Dopo queste cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria.
2 Egli gridò con forza e a gran voce, dicendo: «E' caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole.
3 Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell'ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso».
4 Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe,
5 perché i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo, e Dio si è ricordato delle sue iniquità.
6 Rendete ciò che essa ha fatto a voi, anzi rendetele il doppio secondo le sue opere; nella coppa in cui ha versato, versatele il doppio.
7 Nella misura che essa ha glorificato se stessa e ha vissuto nelle delizie, nella stessa misura datele tormento e cordoglio, poiché essa dice in cuor suo: "Io seggo come regina, non sono vedova e non vedrò mai cordoglio".
8 Per questo, in uno stesso giorno, verranno le sue piaghe: morte, cordoglio e fame, e sarà interamente consumata col fuoco, poiché potente è il Signore Dio che la giudicherà».
9 E i re della terra, che hanno fornicato e sono vissuti nelle delizie con lei, la piangeranno e faranno lamento per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio;
10 essi se ne staranno lontani per timore del suo tormento e diranno: «Ahi! Ahi!
Babilonia, la grande città, la potente città, perché il tuo giudizio è venuto in un momento!».

17 Tutti i capitani, tutti i passeggeri e i naviganti e tutti quanti commerciano per mare se ne staranno da lontano
18 e, vedendo il fumo del suo incendio grideranno: «Quale città era simile alla grande città?».
19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e lamentandosi,dicendo: «Ahi! Ahi! La grande città in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza, perché è stata devastata in un momento!
20 Rallegrati su di essa, o cielo, e voi santi apostoli e profeti perché Dio,giudicandola, vi ha fatto giustizia».
21 Poi un angelo potente sollevò una pietra dalle dimensioni di una grossa macina e la gettò nel mare, dicendo: «Con lo stesso impeto sarà scagliata Babilonia la grande
città, e non sarà piú ritrovata;” (Apocalisse 18:1-10, 17-21)
Nel testo Babilonia è chiaramente distrutta per non esistere più, eppure, come abbiamo letto prima in Apocalisse 19:3 il suo fumo sale nei secoli dei secoli!
Con questo capiamo che “nei secoli dei secoli” è una frase che applicata al giudizio di Dio allude in senso allegorico ad una conseguenza irreversibile per l’eternità, come il non esistere più.
Quindi possiamo concludere che per Apocalisse 14:11 il fumo salirà per un periodo di tempo, ma che indica piuttosto l’irreversibilità del giudizio, in armonia con quello che è avvenuto a Sodoma e Gomorra.
PUNTO #17 – NEL GIUDIZIO, “SECOLI DEI SECOLI” INDICA
IRREVERSIBILITA’ PER L’ETERNITA’
Riprendiamo il testo di Apocalisse 18 e vediamo altri dettagli molto
interessanti circa Babilonia:
- Dio la giudica (vv. 8, 10)
- Viene tormentata (v. 7, 10)
- Viene distrutta dal fuoco (v. 8)
- Si vede il fumo del suo incendio (vv. 9, 18 e Ap 19:3)
- È stata distrutta in pochissimo tempo (vv. 8, 10, 19)
- Non esisterà più (v. 21)
L’intera sequenza è identica alla fine di Sodoma e Gomorra, e a quanto ci fa capire la Bibbia sarà così anche per i malvagi e l’intero regno di Satana.
Notiamo bene che Babilonia viene “tormentata” durante la sua totale
distruzione. Il v.10 mostra come gli altri ne stiano alla larga per paura del suo “tormento” in realtà per indicare la sua sorte sofferta.
Ora che abbiamo risolto il problema del fumo nei “secoli dei secoli” possiamo tornare al problema “fuoco eterno”.
Aionios (codice strong 166) – fuoco “eterno”
Finalmente possiamo riprendere il testo di Sodoma e del fuoco eterno:
“Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno”;(Giuda 1:7)
Abbiamo già visto che le città in realtà sono state distrutte, abbiamo già visto che il concetto di eternità è relativo all’irreversibilità del giudizio per l’eternità,
adesso possiamo capire anche il concetto biblico di “fuoco eterno”.
Anche se il senso ormai dovrebbe essere chiaro, vorrei fare un’ulteriore considerazione.
La parola greca qui tradotta in “eterno” è “aionios” (codice strong: 166).
Basta andare poco indietro per vedere che riguardo al fumo che sale “nei secoli dei secoli” avevamo trattato la parola “aion” che può anche indicare un periodo di tempo o era.
La parola “aionios” deriva evidentemente da “aion” ed è possibile che ne abbia ereditato il significato. In questo caso “fuoco eterno” si riferirebbe a un fuoco di durata limitata, un fuoco che si spegne dopo aver distrutto tutto portando l’oggetto o persona distrutta ad uno stato irreversibile di non esistenza (quindi di conseguenze eterne).
Magari alcuni penseranno ancora: “Però ‘eterno’ vuol dire ‘eterno’, secondo me stai forzando le cose”.
Quando leggiamo un testo tradotto da qualche lingua molto diversa dalla nostra, dobbiamo fare attenzione a non ragionare troppo sul senso che acquista la parola tradotta in italiano o in inglese.
Come ho citato prima, la stessa parola “aion” può indicare sia una durata senza fine sia un periodo di durata limitata, cosa che in italiano non esiste per la parola “eterno”.
Una persona che legge la Bibbia in italiano o in inglese non sospetterà minimamente della possibilità di leggere quella parola in un altro senso che la parola tradotta non permette, mentre l’originale lo permette benissimo.
Dobbiamo sforzarci di uscire da quello che abbiamo sempre pensato per
valutare meglio le cose.
Dopo aver visto come la Bibbia parla di giudizio che porta alla non esistenza eterna, vorrei approfondire il concetto di giudizio.
Nel giudizio, la sentenza divina sarà definitiva, senza ripensamenti,
irrimediabile. I salvati avranno vita senza poterla perdere, i dannati verranno
distrutti senza poter più esistere (come per Sodoma e Gomorra).
In entrambi i casi la scelta del giudizio è irreversibile per l’eternità.
È questo il significato di “aionios” quando viene usato con la fine del male nel giudizio per indicare “eternità”.
Vediamo un esempio:
“Te l'ho rimandato; or tu accoglilo, come se ricevessi il mio stesso cuore.

15 Infatti, forse per questo motivo egli è stato separato da te per breve tempo, perché tu lo riavessi per sempre [AIONIOS],
16 non piú però come schiavo, ma molto piú che schiavo, come un fratello a me carissimo, ma ora molto piú a te, tanto nella carne che nel Signore”.
(Filemone 1:12, 15-16) Basta leggere il contesto sulla Bibbia per capire che “aionios” qui viene usato per indicare un tempo limitato (fino alla morte o qualche altro evento).
Ora prendiamo un altro testo:
“Questi saranno puniti con la distruzione eterna [AIONIOS], lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,” (2 Tessalonicesi 1:9)
Dopo che abbiamo visto l’esempio di Sodoma e Gomorra non leggeremo
questo testo pensando a una distruzione che continua senza fine (che
distruzione non sarebbe), ma come una distruzione di conseguenze eterne, senza ritorno.
PUNTO #18 – “FUOCO ETERNO” NON E’ UN FUOCO CHE BRUCIA IN ETERNO
È facile sbagliarsi
Quando si danno molte cose per scontate è facile sbagliarsi o prendersi la libertà di aggiungere al testo biblico come nel seguente esempio:
“Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell'inferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora”. (Giuda 1:6 - LND)
Voglio far notare due cose di questo versetto della Nuova Diodati:
1) la parola “dell’inferno” è stata deliberatamente aggiunta
2) le catene “eterne” [gr. Aidios, sinonimo di aionios] sono di durata limitata (fino al giudizio), anche qui “eterne” prende il significato di “irreversibili”
Mi soffermo un attimo sul primo punto.
Abbiamo visto che l’inferno non esiste nella Bibbia, ma questa libera
interpretazione del traduttore potrebbe essere molto fuorviante per chi si dovesse trovare a leggere questo testo nella Nuova Diodati.
Infatti dal greco troviamo solo “zophos” (codice strong 2217) che è già stato
tradotto con “tenebre”.
Traduzione più fedele all’originale è stata la Nuova Riveduta:
NRV - v. 6 “Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora”.
Per quanto riguarda il secondo punto abbiamo notato che le catene in realtà non durano in eterno, ma sono intese come “irreversibili”. È quindi impossibile scioglierle se non al tempo determinato divinamente per il giudizio.
Il senso qui espresso da “aidios” (come per “aionios”) è quello di onnipotenza di Dio e impossibilità da parte di angeli e uomini di fermare le sue imposizioni.
Con questo in mente passiamo a parlare di “fuoco inestinguibile”.
Geenna = Stagno di fuoco e di zolfo = “Fuoco eterno”
“Egli ha in mano il suo ventilabro, per pulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile” (Luca 3:17)
Vediamo ora un altro testo:
“E se il tuo piede ti è occasione di peccato, taglialo, è meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella Geenna, nel fuoco
inestinguibile,
46 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.
47 E se l'occhio tuo ti è occasione di peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nella vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco,
48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne”. (Marco 9:45-48)
Abbiamo ormai capito che la Geenna è il “fuoco inestinguibile” e anche il “fuoco eterno”, il fuoco finale riservato per i malvagi.
Anche se abbiamo già visto che i malvagi saranno annientati e che “nei secoli dei secoli” e “fuoco eterno” non vanno presi alla lettera ma come simbolo della distruzione totale, voglio approfondire ugualmente il concetto di “fuoco inestinguibile”, del fuoco che “non si spegne”.
Vediamo se a livello biblico il concetto di un fuoco che “non si spegne mai” è da prendersi letteralmente o in senso allegorico indicante distruzione
irrimediabile. Per fare questo vediamo un testo interessante di Isaia:
“Poiché è il giorno della vendetta dell'Eterno, l'anno della retribuzione per la causa di Sion.
9 I torrenti saranno mutati in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente.
10 Non si spegnerà né notte né giorno, il suo fumo salirà per sempre; rimarrà deserta di generazione in generazione, nessuno piú vi passerà.
11 Ne prenderanno possesso il pellicano e il porcospino e vi abiteranno la civetta e il corvo. L'Eterno stenderà su di essa la corda della desolazione, il livello del vuoto.
12 Chiameranno i nobili al regno, ma non ve ne sarà alcuno, e tutti i suoi principi saranno ridotti a nulla.
13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine, nelle sue fortezze ortiche e cardi; diventerà una dimora di sciacalli, un recinto per gli struzzi”. (Isaia 34:8-13)
Eccoci quindi davanti a un altro esempio di distruzione, eppure il testo parla di fuoco che “non si spegne” e contemporaneamente di fumo che sale “nei secoli dei secoli”.
Non sono altro che due simboli indicanti eterna rovina e non una continuità dell’azione specificata.
PUNTO #19 – “GIORNO E NOTTE” E’ USATO COME “NEI SECOLI DEI
SECOLI” IN SENSO PURAMENTE ALLEGORICO
“45 (021-1) La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
46 (021-2) «Figlio d'uomo. rivolgi la faccia verso il sud, parla apertamente contro il sud e profetizza contro la foresta della campagna, il Neghev,
47 (021-3) e di' alla foresta del Neghev: Ascolta la parola dell'Eterno. Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni
albero secco; la fiamma ardente non si spegnerà e ogni faccia dal sud al nord sarà bruciata.
48 (021-4) Ogni carne vedrà che io, l'Eterno, l'ho acceso; non si spegnerà»”.
Il concetto di fuoco che “non si spegne” a livello biblico è usato per indicare un fuoco distruttore, inarrestabile, conseguente a un giudizio divino. L’idea che continui ad ardere è solo una metafora per indicare la continuità della
desolazione e della rovina.
Invece il concetto di distruzione e di annientamento è da prendersi
letteralmente, così come è avvenuto con Babilonia. Infatti ancora oggi non esiste più, è desolata e in rovina. Ecco dei testi che hanno profetizzato l’eterna desolazione di Babilonia:
“«Eccomi contro di te, o montagna di distruzione», dice l'Eterno, «tu che distruggi tutta la terra. Io stenderò la mia mano contro di te, ti rotolerò giú dalle rocce e farò di te una montagna bruciata.
26 Da te non si prenderà piú né pietra angolare, né pietra da fondamento, ma tu diventerai una desolazione per sempre» dice l'Eterno.

37 Babilonia diventerà un cumulo di rovine, un rifugio per sciacalli un oggetto di stupore e di scherno, senza abitanti.

58 Cosí dice l'Eterno degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno interamente distrutte, le sue alte porte saranno arse col fuoco; cosí i popoli avranno lavorato per nulla e le nazioni si saranno stancate solamente per il fuoco».

62 e dirai: "O Eterno, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, e che non vi sarebbe rimasto piú nessuno, né uomo né bestia, ma che sarebbe diventato una desolazione perpetua" (Geremia 51:25-26, 37, 58, 62) Vedi anche Isaia 14:22-23 e Geremia 25:11-12.
La profezia si è avverata e ancora oggi resta vera, dato che il luogo della vecchia Babilonia è ancora desolato e in rovina.
Quindi il fuoco “inestinguibile” è un fuoco distruttore che è inarrestabile, ma
che alla fine si spegne da solo una volta completata la rovina.
PUNTO #20 – IL FUOCO “INESTINGUIBILE” SI SPEGNE UNA VOLTA
FINITA LA DISTRUZIONE
Conclusione sul fuoco inarrestabile e sulla fine dei
malvagi Per concludere questa sezione possiamo finalmente rileggere il seguente testo in modo da capirne il vero significato:
“berrà anch'egli il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello.
11 E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome».
12 Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesú” (Apocalisse 14:10-12)
Quando avverrà tutto ciò? Ce lo dice Apocalisse 20.
“Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni.
7 E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog,
per radunarle per la guerra; il loro numero sarà come la sabbia del mare.
9 Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà.
10 Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo,dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

14 Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda.
15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.
21:1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c'era piú.
2 E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
3 E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.
4 E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà piú la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate».
5 Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono veraci e fedeli».”. (Apocalisse 20:6- 10,14,15 ; 21:1-5)
A quanto pare Satana tenterà un ultimo attacco alla santa città, la nuova Gerusalemme (scesa dal cielo sulla terra desolata), ma saranno tutti distrutti dal fuoco che scende dal cielo, come per Sodoma e Gomorra. Vediamo il parallelismo:
“Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno.
25 Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo”. (Genesi 19:24-25)
“ma nel giorno in cui Lot uscí da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti”. (Luca 17:29)
Lo stagno di fuoco e zolfo di Apocalisse 20:10 dove viene gettato Satana sembrerebbe proprio essere lo “stagno” che si formerà dall’accumularsi del fuoco e zolfo che pioveranno dal cielo.
Il fuoco consumerà e “torturerà” (farà soffrire) i malvagi davanti a Cristo e agli angeli (Ap. 14:10), infatti avverrà tutto quando attaccheranno la nuova Gerusalemme. Ci saremo anche noi dato che regneremo con Cristo (Ap.20:6) e dato che avranno circondato anche i santi (Ap. 20:9).
Satana e i malvagi verranno distrutti nella morte seconda (e definitiva) e dopola loro morte non ci sarà più morte nella nuova creazione di Dio.
Rileggiamo il versetto chiave della fine di Satana che abbiamo trattato precedentemente:
“… Perciò ho fatto uscire di mezzo a te un fuoco che ti ha divorato, e ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardavano”. (Ezechiele 28:18)
Anche qui vediamo che Satana sarà ridotto in cenere davanti ad alcuni che osservano la sua distruzione col fuoco. In Ap. 14:10 abbiamo letto che ad osservare ci saranno Cristo, gli angeli e anche i salvati (secondo Ap. 20:9).
Di certo non osserveremo in eterno, dato che prima o poi saranno tutti ridotti in cenere e a questo punto la morte stessa sarà ormai stata distrutta, poiché nessuno morirà più.
“Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza.
25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte”. (1 Corinzi 15:24-26) Cristo annienterà il dominio di Satana distruggendolo interamente. E quando
Satana stesso sarà ridotto alla cenere, la morte sarà ormai annientata per
sempre. Per questo leggiamo “l’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte”.
Nella nuova creazione non ci sarà più spazio per l’esistenza del male, ci sarà solo la giustizia di Dio.
“Ma essi dimenticano volontariamente che per mezzo della parola di Dio i cieli vennero all'esistenza molto tempo fa, e che la terra fu tratta dall'acqua e fu formata mediante l'acqua,
6 a motivo di cui il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì,
7 mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi.
8 Ora, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.
9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.
10 Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le
opere che sono in essa saranno arse.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia,
12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli
infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno?
13 Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia”. (2 Pietro 3:5-13)
Vorrei concludere questa parte sull’inferno o distruzione con un testo già visto prima, ma carico di significato:
“E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà piú la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate».
Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono veraci e fedeli»”. (Apocalisse 21:4-5)
@New
00mercoledì 18 marzo 2009 08:07
Non ho avuto tempo di leggere l'articolo perché è troppo lungo; comunque a me basta ciò che ha detto il Signore:

E questi andranno nelle pene eterne, e i giusti nella vita eterna». - Matteo 25:46

Le pene eterne esistono perché l'ha detto il Signore e io credo a quello che ha detto il SIGNORE!
nestore45
00mercoledì 18 marzo 2009 22:47
Rivelazione dello Spirito Santo di un fratello!
Caro New siamo in tema di discussione!
l'argomento potrebbe non interessare perchè il nostro egoismo ed orgoglio ci fa ritenere SALVATI e non ci interessano gli altri! SBAGLIATO! L'amore per il prossimo ora intanto che siamo viventi è la regola del vangelo! è importante per almeno due aspatti! questa discussione
primo non si risponde non lo leggo perchè è troppo lungo altrimenti la conoscenza del Vangelo si chiude nel proprio EGO! infatti si pretende sempre che noi siamo nella verità e che gli altri debbano imparare da noi! SBAGLIATO! Tu o io dobbiamo imparare anche dagli altri! altrimenti perchè gli altri ti debbono leggere? pretendere di essere degli insegnanti per cui mai accettiamo di ricevere una rivelazione dello Spirito Santo di un fratello di fede.Secondo non crediamo di essere dei sapientoni quando si parte con alcune basi di fede sbagliate si finisce di sbagliare poi su tutto!
@New
00giovedì 19 marzo 2009 10:45
Caro Nestore,
prima di tutto sono qui per discutere e non pretendo di imporre
niente e inoltre non sono obbligato a leggere i

tuoi lunghi copia/incolla e per la conoscenza del Vangelo c'è la

BIBBIA e c'è il mio PASTORE e non ho quindi bisogno dei tuoi insegnamenti.


Io credo agli insegnamenti della Bibbia e a quello che insegna il mio

Pastore! E SONO FEDELE AL SIGNORE E ALLA MIA CHIESA!

Poi sappi che sono certo di essere salvato e questo non significa che

non mi interesso dell'evangelizzazione e evangelizzo proprio perché

la Bibbia dice che l'Inferno esiste.

Chiaro?
@New
00giovedì 19 marzo 2009 11:04
Regolamento:

Non è consentito pubblicizzare siti internet, ma solo quando questi sono usati come fonti (se io copio una notizia devo dire da dove l'ho presa se non è mia) o eventualmente in casi particolari al solo scopo di ausilio nella discussione.
Non è consentito inserire tramite COPIA/INCOLLA lunghi testi che superino i 2000 caratteri circa e senza averli nemmeno commentati con almeno un paio di righe.
CristianoRiformato
00giovedì 19 marzo 2009 12:31
Prima di entrare in merito alla dotrrina della "immortalità condizionale dell'anima dell'uomo" che ha proposto Nestore, vorrei fare delle consideazioni di principio.

Se in efffetti è vero che l'inferno non esiste, l'evangelizzazione perde molto del suo significato, perchè chi muore semplicemente cessa di esistere ed entra nel nulla. Sarebbe molto comodo, una persona potrebbe scegliere di farsi i propri porci comodi tutta la vita, ben sapendo che quando muore è tutto finito, torna come era prima di nascere.

Questo è completamente contrario all'evangelo di Gesù Cristo che ci mette davanti ad una responsabilità molto seria, e ad una eternità di gioia incommensurabile od una eternità di dolori atroci.


Matteo 10:28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna.

Se l'inferno non c'è, non ci sarebbe nessuna differenza tra ciò che ci possono fare gli uomini e ciò che ci può fare Dio.
@New
00giovedì 19 marzo 2009 12:41
Questo è completamente contrario all'evangelo di Gesù Cristo che ci mette davanti ad una responsabilità molto seria, e ad una eternità di gioia incommensurabile od una eternità di dolori atroci.



CONCORDO
nestore45
00giovedì 19 marzo 2009 16:07
tortura eterna
Stiamo calmi stiamo discutendo appunto per scoprire qualcosa che ci è sfuggito ,infatti la Parola INFERNO non è biblica come del resto anche la parola TRINIA' ,mentre la trinità l'attributo di Dio viene rivelato da Gesù attraverso svariati passi biblici ,l'inferno non viene menzionato da Gesù ma come luogo di pene eterne per cui la pena eterna può essere benissimo la non esistenza ,il torturere in eternità una persona colpevole di non aver creduto al vangelo non è la manifestazione di Amore Divino ma puro saduismo attributo inesistente da parte di Dio il fatto che menziona la tortura giorno e notte è semplicemente il fatto allegorico che non vi sarà nessuna possibilità di ritornare in vita da parte dei malvagi!
Credere all'inferno non mi è stato mai digerito per cui nel mio cuore non lo avevo mai veramente accettato per cui mi ero rassegnato malvolentieri.Oggi questo fratello di fede ha avuto la visione da parte dello Spirito Santo per cui spiega abbastanza bene i passi paralleli che hanno portato a formare la dottrina delle pene letterali eterne per cui oggi comprendiamo l'errore di non aver compreso che la pena è unica e irrevocabile e definitiva la morte spirituale completa definitiva senza mai avere eternamente la speranza di ritornare in vita! più tortura di così!!
nestore45
00giovedì 19 marzo 2009 16:19
DIO E' AMORE
Rispondo a Cristiano Riformato

Parlo di me stesso!
Non ho chisto a nessuno di nascere!
Dio mi ha amato per questo sono nato!
Non devo ringraziare Dio per questo perchè come ho già detto non ho chiesto io a Dio di farmi nascere!
Se invece decido di ringraziarlo come ho fatto accolgo il Suo Amore e lo ricambio con la fede ,però se questo non lo faccio è giusto che dal nulla sono tratto e dal nulla ritorno!
Se uccido una preda la devo mangiare altrimenti è scempio!
Ora Dio che mi ha creato deve compiere il Suo Amore fino in fondo!e non scaricare le Sue ire sulla sua creatura inadempiente e fare scempio!
DIO E' AMORE ! è superiore all'uomo che scanna ilvicino di casa percè non lo saluta! o per una cosa da nulla!
@New
00giovedì 19 marzo 2009 18:19
Caro Nestore,
qui sono tutti calmi, e con calma ti dico che la Bibbia dice che c'è l'inferno, la Bibbia è chiarissima:

Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. - Matteo 25:41


e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti. - Matteo 13:42

e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti». - Matteo 13:50

dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. - Marco 9:48

berrà anch'egli il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello.
E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome». - Apocalisse 14:10-11

CristianoRiformato
00giovedì 19 marzo 2009 19:54
Caro amico Nestore,
prima di tutto ti informo del fatto che sono al corrente che il termine "inferno" non è presente nella Bibbia.

La Bibbia chiama la punizione eterna "stagno di fuoco e di zolfo".

Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo (Ap 19,20)

il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli (Ap 20,10)

Come ben saprai, la punizione di bestia (anticristo) e falso profeta avviene prima del millennio, mentre la punizione del diavolo avviene dopo il millennio, ben 1000 anni dopo.

Sono passati ben 1000 anni, eppure sono ancora lì a patire nei tormenti. Il diavolo è un angelo, ma bestia e falso profeta saranno esseri umani.

Da questo si comprende in modo inequivocabile che la punizione eterna c'è, e non è un tranquillo sonno.

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