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00mercoledì 18 marzo 2009 09:13
Dio ha fatto ogni cosa con la Sua Parola:
Poi Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. - Genesi 1:3
Noi siamo fatti a Sua immagine e somiglianza (Genesi 1:26) e quindi anche le nostre parole possono avere potenza:
Morte e vita sono in potere della lingua…- Proverbi 18:21
Gesù parlava con autorità e quello che Lui diceva si realizzava. Se parliamo con fede anche noi possiamo avere quest'autorità:
se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile. - Matteo 17:20
Bisogna quindi parlare, non basta pensare.
Quando, guidati dallo Spirito Santo, parliamo in accordo con la Parola di Dio, ciò che proclamiamo è investito dalla potenza e dall'autorità del Signore. In questo caso, infatti, noi pronunciamo non solo quello che desideriamo, ma anche ciò che Dio ha già decretato.
Abbiamo quindi un'autorità delegata che esercitiamo con quello che diciamo.
Con la nostra bocca possiamo benedire, ma anche maledire, perché il diavolo cercherà di farci usare questa potenza in modo negativo contro gli altri o contro noi stessi e Gesù ci avverte:
Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato". - Matteo 12:37
Quando parliamo in modo sbagliato, prestiamo la nostra lingua al diavolo, infatti sta pure scritto:
sei colto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. - Proverbi 6:2
Maledire significa dire male. Se per esempio uno dice: "Mio figlio è un lazzarone", con queste parole lo maledice, perché i genitori hanno autorità sui figli ed il povero ragazzo sarà maledetto e crescerà lazzarone!
Chi dice: "Non ce la faccio, mi va tutto male….", si maledice da solo e quello che ha detto gli accade veramente, perché ognuno ha autorità su stesso, ed il maligno è pronto a dargli il benservito.
Se dovessimo aver detto delle espressioni negative, dobbiamo subito chiedere perdono al Signore e legare nel Suo Nome (Matteo 18:18) le parole sbagliate.
La lingua è il timone della nostra vita! Usiamola bene:
Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti, - Deuteronomio 30:19
In ogni caso nessuno può maledire chi è rinato in Cristo Gesù e le maledizioni precedenti si spezzano subito, prendendo possesso delle benedizioni promesse dalla Parola di Dio; quindi non commettiamo l'errore di maledirci da soli!
Ricordiamoci che l'importante è sempre credere, meditare ed aver fede nella Parola di Dio, per acquistare quell'autorità che, attraverso la nostra bocca, innesta la potenza di Dio.
C'è un passo biblico dove si vedono le tristi conseguenze delle parole errate dette dagli uomini.
In Numeri capitolo 13 leggiamo che gli esploratori inviati da Mosè (tranne Giosuè e Caleb) riferirono di aver visto città fortificate (v.28), abitate da gente di alta statura che divora i suoi abitanti (v.32), giganti di fronte ai quali sembrava loro di essere cavallette (v.33).
Si erano paragonati a delle cavallette! Avevano osato classificare il popolo eletto come cavallette! Ed ecco la triste conseguenza delle loro insensate parole:
.... Come è vero che io vivo dice l'Eterno, io vi farò quello che ho sentito dire da voi. I vostri cadaveri cadranno in questo deserto .... - Numeri 14:28-29
Loro avevo detto di essere come cavallette e così fecero la fine delle cavallette, infatti le cavallette muoiono seccate nel deserto! La causa della loro morte furono le parole insensate che avevano pronunciato, infatti è scritto "io vi farò quello che ho sentito dire da voi"!
Non facciamo l'errore di quegli esploratori, non proclamiamo mai espressioni di sconfitta, evitiamo di essere presi nel laccio delle nostre parole, non diamo gloria al diavolo, ma proclamiamo la Parola di Dio, proclamiamo la vittoria, anzi più della vittoria perché:
.... noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. - Romani 8:37