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10 risposte che ogni ateo intelligente deve conoscere

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2017 10:24
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Città: TORINO
Età: 44
Sesso: Maschile
17/02/2011 16:55


Domanda 8

How do we explain the fact that Jesus has never appeared to you?

Come ci spieghiamo il fatto che Gesù non ci è mai apparso?


Risposta 8

Gesù infatti non ha mai promesso che sarebbe apparso ai credenti. Anzi ha detto l'esatto contrario, che non sarebbe apparso a tutti:


Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Gv 20,29).


Tuttavia il Signore ha promesso che molti credenti avrebbero avuto sogni e visioni, ed oggi ci sono molti credenti in Cristo che affermano di avere visto il Signore almeno in qualche occasione:


I vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni” (At 2,17).


Vedere il Signore già in questa vita è una reale possibilità secondo le Scritture, che il Signore elargisce sovranamente a chi vuole. Non è prudente né opportuno ricercare visioni di questo tipo, in quanto è facile autosuggestionarsi, o peggio essere ingannati da Satana.

Conosco bene di persona un credente in Cristo che è considerato credibile ed equilibrato che in una singola occasione ha visto nitidamente il Signore seduto sul suo trono col viso che splendeva come il sole nella pienezza della sua forza, con due angeli seduti al suo fianco su troni minori, uno a destra e l'altro a sinistra del Trono del Signore.


Questi eventi non aggiungono né tolgono nulla al normale cammino cristiano, e chi ha queste visioni non è né più santo né più peccatore di altri, ma è semplicemente oggetto della scelta sovrana di Dio di manifestarsi in questo modo. Le visioni di questo tipo davvero reali, sono comunque rare, e ci sono molte false visioni, frutto di autosuggestione ed emotività.


Va ribadito che il fatto che pochi cristiani vedono il Signore è in realtà una solida prova della veridicità della Bibbia, in quanto se così fosse queste parole di Dio sarebbero false:


Benché non l'abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa” (1Pt 1,8)


Abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne” (2Cor 4,18)


Camminiamo per fede e non per visione” (2Cor 5,17)


La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Eb 11,1)


Se tutti i cristiani vedessero il Signore, già ora prima del suo ritorno, significherebbe che i versetti sopra citati sono falsi, e quindi che è falso il cristianesimo.

L'autore delle dieci domande non conosce la Bibbia, e non si rende proprio conto che le apparenti debolezze del cristianesimo che lui critica, sono in realtà proprio i suoi punti di forza.

Non crediamo in una dottrina idealistica, diversa dalla realtà quotidiana. Crediamo in una verità rivelata che calza alla realtà come un vestito disegnato su misura.



Domanda 9

Why would Jesus want you to eat his body and drink his blood? It sounds totally grotesque, doesn't it?

Perché Gesù avrebbe voluto che mangiamo il suo corpo e che beviamo il suo sangue? Non appare forse come totalmente grottesco?


Risposta 9

Questa affermazione appare “grottesca” solo a coloro che sono ignoranti della Parola di Dio, come accadde già ai farisei più di 200 anni fa:

discutevano tra di loro, dicendo: "Come può costui darci da mangiare la sua carne?” (Gv 6,52).

Gesù nel capitolo 6 di Giovanni dove trattava di questo argomento, parlava in realtà senso spirituale, non in senso materialistico come erroneamente pensa l'autore delle dieci domande.


Il Signore al termine del discorso sul suo corpo e sangue, chiarì questo punto controverso, specificando chiaramente la natura delle sue affermazioni:

E' lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita” (Gv 6,63).

Mangiare la carne di Cristo e bere il suo sangue non è altro che una figura spirituale, una parabola che rappresenta il reale nutrirsi e l'abbeverarsi spiritualmente di Lui mediante la fede:

Gesù disse loro: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Gv 6,35).

Gesù è “vero cibo e vera bevanda” (Gv 6,55) per tutti coloro che si "nutrono di lui" accogliendolo come Signore e Salvatore.



Domanda 10

Why do Christians get divorced at the same rate as non-Christians?

Perché i Cristiani divorziano con la stessa proporzione dei non-Cristiani?


Risposta 10

Quest'informazione è semplicemente falsa. I veri cristiani evangelici nati di nuovo divorziano in modo enormemente minore dei non credenti e ci sono ampie statistiche che lo confermano.

Secondo il Prof. Massimo Introvigne, ad esempio in Francia negli ultimi 50 anni tra i membri delle chiese evangeliche dei fratelli, c'è stato un solo divorzio! L'autore delle “dieci domande” probabilmente confonde la massa dei cristiani nominali che sono perduti ed estranei al Signore che in genere frequentano le chiese storiche, con il ben differente Residuo eletto, la Sposa di Cristo, che vive nella santificazione e nella ricerca incessante del volto di Dio. Non basta proclamarsi a parole cristiani per essere tali davvero.


Inoltre a prescindere da questo aspetto statistico, la cultura cristiana che è cultura di vita, in tutte le nazioni difende la famiglia secondo il modello divino: un uomo ed una donna uniti in matrimonio per tutta la vita, con l'uomo in posizione di amorevole autorità. Invece la cultura atea/secolare opera costantemente contro la famiglia secondo questo modello, proponendo modelli alternativi quali la convivenza (nei fatti un matrimonio “senza impegno” o “a tempo”), la famiglia di omosessuali, ecc... che portano inevitabilmente i bambini che nascono o sono adottati in queste famiglie ad avere molti più problemi psicologici ed esistenziali di quelli che nascono in famiglie normali.


La cultura atea è cultura di morte ed è oggettivamente ostile alla famiglia secondo il modello divino. All'autore delle “dieci domande” non importa in realtà proprio nulla di salvaguardare le famiglie secondo il modello di Dio, ma vuole solo cercare una falsa accusa da portare contro i cristiani.

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