Domanda 6
Why do bad things happen to good people?
Perché succedono cose cattive alle persone buone?
Risposta 6
Dio decreta che accadano delle cose cattive a delle persone che lo servono, allo scopo di trarne nel lungo termine un bene maggiore:
“Tutto coopera al bene di coloro che amano Dio” (Rom 8,28).
Il Signore non ci ha mai promesso una vita piena di agi, ma al contrario ci ha promesso che saremmo stato oggetto di persecuzioni ed avremmo incontrato molte difficoltà nella vita, anche sul piano fisico ed economico:
“è una grazia se qualcuno sopporta, per motivo di coscienza dinanzi a Dio, sofferenze che si subiscono ingiustamente. Infatti, che vanto c'è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio. Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme. Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno. Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente” (1Pt 2,20-23).
“Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell'umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!” (2Cor 6,3-10).
“Tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Tim 3,12)
Quando il vero credente ha la grazia di soffrire a motivo della propria fede, si ritiene onorato di questo trattamento e lo considera un privilegio:
“Chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare. Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù” (At 5,40-41).
L'esempio più chiaro di questo modo di operare di Dio è quello del Patriarca Giuseppe. In giovane età i suoi fratelli tentarono di ucciderlo, lo vendettero come schiavo a dei predoni, fu esiliato in un paese straniero, rivenduto come schiavo, in seguito ingiustamente accusato di tentato stupro, ma lui mantenne la sua integrità e la sua fedeltà al Signore, con un attitudine di perdono verso coloro che lo facevano soffrire ingiustamente. Il Signore nel lungo termine ebbe misericordia di lui e lo innalzò alla posizione di viceré d'Egitto, di fatto di secondo governante in carica della prima potenza mondiale dell'epoca, un ruolo che equivarrebbe oggi a quello di vicepresidente degli Stati Uniti d'America!
“Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto. Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà raccolto né mietitura. Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati. Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è Dio. Egli mi ha stabilito come padre del faraone, signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto” (Gen 45,4-8).
Anche Giobbe era un uomo giusto che ubbidiva al Signore che lo mise alla prova con delle esperienze durissime, quali la perdita di tutti i suoi beni, la morte dei suoi figli, una malattia ripugnante ed il disprezzo di sua moglie. Eppure Giobbe mantenne la sua integrità e fedeltà a Dio nonostante tutto questo, ed alla fine il Signore lo ristabilì dandogli il doppio di quanto aveva precedentemente!
Questi principi valgono anche per noi oggi, se manteniamo la nostra integrità Dio ci ricompenserà quasi sicuramente anche in questa vita. Se scegliesse di non farlo, riceveremo invece una ricompensa ancora maggiore nel suo regno. In ogni caso il cristiano vero non deve mai piegarsi davanti alle circostanze ostili, costi quello che costi!
“Ora, appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta; ma se non la adorerete, sarete immediatamente gettati in una fornace ardente; e quale Dio potrà liberarvi dalla mia mano?" Sadrac, Mesac e Abednego risposero al re: "O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta su questo punto. Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dei e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere” (Dan 3,15-18).
Una fede che prevede che al credente deve andare sempre tutto bene è una fede molto immatura che deve essere educata ed approfondita. Gli atei raramente criticano il cristianesimo autentico delle Scritture (come potrebbero farlo del resto, dato che non lo conoscono?), ma le sue caricature.
La persona più buona che sia mai vissuta: Gesù Cristo ha subito un trattamento spregevole ed ignobile e la morte in croce. Come si può pensare che chi è molto più malvagio di lui (ciascuno di noi) subisca un trattamento migliore di quello riservato a Cristo stesso?
Se alle persone buone non capitassero mai cose cattive, significherebbe che i versetti della Parola di Dio sopra citati sarebbero falsi, e che pertanto il cristianesimo sarebbe una falsità!
In realtà il fatto (noto a tutti) che il giusto sia spesso trattato ingiustamente, non solo non confuta l'insegnamento della Parola di Dio, ma lo conferma al 100%.
Domanda 7
Why didn't any of Jesus' miracles in the Bible leave behind any evidence?
Perché nessuno dei miracoli fatti da Gesù nella Bibbia ha lasciato qualche prova dietro di sé?
Risposta 7
Dato che Gesù è morto e risorto circa 2000 anni fa, è palese che coloro che Egli ha guarito da malattie, liberato da spiriti e risuscitato dalla morte, sono ormai morti da almeno 1900 anni. Solo Dio è eterno e gli uomini oggi vivono al massimo 120 anni circa.
La prova più evidente dei miracoli operati dal Signore è il cristianesimo stesso che non sarebbe mai esistito se Lui non fosse risuscitato dai morti ed avesse dato a dodici persone prive di cultura e capacità carismi soprannaturali tramite i quali hanno conquistato il cuore di migliaia di persone per Gesù.
Gesù inoltre continua ad operare tutt'oggi attraverso i suoi servitori, ci sono migliaia di persone viventi tutt'oggi che sono state guarite dal Signore Gesù tramite il Ministero di guarigione di suoi servi e serve come Kathryn Kuhlmann, Aimee S.McPherson, William M.Branham, Benny Hinn, Kenneth Hagin, Francis MacNutt, Reinhard Bonnke, Kenneth Copeland, John Wimber, Paul Cain, Rodney Howard, Robert Hazlett e molti e molti altri meno noti.
Secondo la scienza medica le “remissioni spontanee” delle malattie avvengono per puro caso una sola volta ogni circa 10'000 malati. Basta una semplice constatazione per realizzare che tramite il Ministero di queste persone, considerando il numero di persone che hanno partecipato alle loro riunioni e quelle che sono state guarite, il tasso di successo è molto, molto più alto di 1 su 10'000.
Se in un Ministero di guarigione guarisse anche solo 1 persona ogni 500 (ma in realtà sono molte di più!) sarebbe comunque la prova inconfutabile che Dio attraverso queste persone opera guarigioni con adirittura venti volte più frequenza rispetto alla media statistica ordinaria e solo questo dovrebbe fare comprendere quanto sia vero che Dio guarisce tutt'oggi, in particolare (ma non solo) tramite alcune persone da Lui scelte che hanno ricevuto un'Unzione specifica per questo ministero:
“Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue” (1Cor 12,28).