10 risposte che ogni ateo intelligente deve conoscere

10 risposte che ogni ateo intelligente deve conoscere

Risposte a “10 questions that every intelligent Christian must answer”, il video su youtube all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=zDHJ4ztnldQ. In rete sono molto numerosi i siti di materialisti atei che attaccano la fede in Cristo, le obiezioni che vengono poste sono quasi sempre le stesse. In questo articolo che ho redatto l'anno scorso e che pubblico oggi, confuto 10 delle obiezioni principali, rispondendo punto per punto al video sopra citato. CristianoRiformato 2011.

Ogni giorno migliaia di cristiani nei paesi dove non c'è libertà di pensiero preferiscono la morte a rinnegare Cristo, non è vergognoso che nei paesi dove c'è libertà di pensiero ci siano cristiani che si lasciano mettere in crisi da libri-spazzatura scritti da libertini, scettici e modernisti?  

Domanda 1

Why won't God heal amputees?

Perché Dio non guarisce coloro che hanno arti amputati?

Risposta 1

Questa è la domanda più determinante per questa riflessione. Le sarà risposto pertanto dopo le altre, che serviranno ad inquadrarla nella giusta prospettiva logica e biblica.

Domanda 2

Why are there so many starving people in our world?

Perché ci sono molte persone che soffrono la fame nel mondo?

Risposta 2

Le persone soffrono di fame nel mondo per colpa dei peccati e dell'egoismo degli altri uomini. Secondo i dati della F.A.O. del 2006 se le risorse alimentari del pianeta fossero ripartite equamente in proporzione a tutti gli abitanti, sarebbe possibile mantenere non solo tutta la popolazione del mondo attuale, ma addirittura altri sei pianeti uguali al nostro con lo stesso numero di abitanti. Dio invece invita gli uomini ad avere cura di poveri, vedove, orfani ed a dare loro da mangiare:

“Dio è padre degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora” (Sal 68,5)

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove” (Mt 23,14)

“Chi opprime il povero offende colui che l'ha fatto, ma chi ha pietà del bisognoso, lo onora” (Pr 14,31)

“Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l'opera buona” (Pr 19,17)

“Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno, ma colui che chiude gli occhi, sarà coperto di maledizioni” (Pr 28,27)

“se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto, la tua luce spunterà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno” (Is 58,10)

“Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? E il re risponderà loro: "In verità vi dico che quanto avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me” (Mt 25,38.40)

Dio ha decretato che gli uomini potessero anche danneggiare gli altri uomini con le loro scelte egoiste e sbagliate. Ma chi ha agito in questo mondo sarà punito duramente da Dio già in questa vita, e se non lo sarà in questa vita, riceverà una  punizione ancora più dura nella prossima:

“Guai a voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono tarlate. Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. Sulla terra siete vissuti sfarzosamente e nelle baldorie sfrenate; avete impinguato i vostri cuori in tempo di strage” (Gm 5,1-5)

“C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente;  e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri,  e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". Figlio, ricordati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato” (Lc 16,19-25)

Per chiarezza, va precisato che Dio non condanna la ricchezza, ma l'uso egoista di essa, come fece il ricco della parabola.

Se gli autori del sito http://www.whywontgodhealamputee.com hanno tanto a cuore la sorte dei poveri del mondo, perché non chiudono il loro sito, ed usano il denaro che hanno speso per realizzarlo e spendono ad oggi per mantenerlo pagando il dominio web per fare delle generose offerte ai poveri del mondo?

La verità è che a loro di questi poveri molto probabilmente non importa molto e fanno questa domanda faziosa e provocatoria solo per accusare il Signore, che hanno scelto consapevolmente di odiare e combattere con tutte le loro forze.

Inoltre la domanda posta è insensata secondo la stessa logica del proponente. Se effettivamente Dio non esiste, perché preoccuparsi dei poveri che muoiono di fame? La morte di fame delle persone, secondo questa visione distorta del mondo non ha più valore oggettivo della morte di fame delle termiti di un termitaio o delle pulci che vivono su un cane. Ogni essere vivente, uomini inclusi, non sarebbe altro che materia animata momentaneamente che arriva dalla polvere del caos e torna ad essa dopo qualche anno. Secondo questa visione del mondo conta solo la sopravvivenza del più adatto, anzi la sopravvivenza del più favorito dal puro caso.. Il nazismo arrivò al massacro della Shoah partendo nel suo pensiero perverso proprio da queste concezioni darwiniste e di selezione del migliore.

Al contrario, se si fa anche solo un minimo di ricerca, si scoprirà con facilità chi è tra i cristiani e gli atei a mandare più aiuti economici e cibo, in proporzione statistica, a coloro che soffrono di fame nei paesi del terzo mondo. Gesù diceva che l'albero si vede dai frutti...

L'esistenza della povertà ha al momento la funzione di far sì che coloro che sono nell'indigenza realizzino la loro mancanza di autosufficienza e sentano così il desiderio di rivolgersi al Signore per ottenere il necessario; e serve anche a coloro che sono abbienti, di modo che abbiano la possibilità di potere sviluppare la loro generosità donando e di ricevere così in cambio benedizioni da Dio, sia secolari che eterne per la loro saggia decisione di aiutare i bisognosi.

Ricordiamoci inoltre che questa situazione è soltanto temporanea e che quando il Signore Gesù regnerà durante il sul regno millenario come Re della terra non ci saranno più bisogni alimentari insoddisfatti, ma tutti avranno cibo a sufficienza. La condizione di indigenza attuale del mondo, non è eterna, ma avrà un termine. In seguito ci sarà una gioia ed una pace eterna ed ogni desiderio soddisfatto, ma solo per coloro che amano il Signore (Rom 8,18-31).

Domanda  3

Why does God demand the death of so many innocent people in the Bible? Eg.: Deuteronomy 21,18-21 – God demands that we kill disobedient teenagers. Deuteronomy 22,13-21 – God demands that we kill girls who are not virgins when they marry.

Perché Dio richiede la morte di svariate persone innocenti nella Bibbia? Es. Deuteronomio 21,18-21 – Dio richiede che giustiziamo adolescenti ribelli Deuteronomio 22,13-21 – Dio richiede che giustiziamo ragazze che non sono vergini al momento del matrimonio.

Risposta 3

Dio disse di uccidere i figli innocenti di quelle popolazioni pagane, perché sapeva che se fossero cresciuti in quella cultura idolatrica, di certo sarebbero diventati degli empi che lui avrebbe dovuto giudicare e mandare così all'inferno. La condanna a morte per il disprezzo dei genitori e per i rapporti sessuali che violano il matrimonio ci fanno capire quanto Dio tenga alla sua santità e quanto odi il peccato.

Non è Dio che esiste in funzione dell'uomo, ma l'uomo ad esistere in funzione di Dio. Questo può apparire duro, ma Dio è il donatore della vita ad ogni essere umano, e come tale, così come ha il diritto di chiamare in vita chi vuole, ha anche il diritto di togliere la vita a chi vuole. Bisogna specificare che questi versetti dell'AT erano solo di prescrizioni mosaiche abolite dalla Grazia del NT. Di fronte a quesi peccati oggi, Dio risponde in questo modo:

“Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici? Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: Donna, dove sono quei tuoi accusatori, nessuno ti ha condannata? Ella rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare più” (Gv 8,4-11).

Gesù non nega la peccaminosità degli atti citati, ma invita alla conversione ed a non ripeterli più cambiando vita. In realtà ogni singolo peccato, anche minimo, commesso da ogni uomo, meriterebbe la condanna senza appello alla morte eterna. Inquadrandola in questa ottica, il completo perdono e la Grazia che è ora offerta agli uomini in Cristo Gesù, riempie il cuore del credente di gratitudine e di riconoscenza.

Dio avrebbe potuto farci morire ed andare all'inferno anche per un solo peccato, eppure Egli ha scelto di salvarci dando la sua vita per noi. Il minimo che possiamo fare davanti a questa offerta gratuita di amore è partecipare ad essa ricevendo Gesù come Signore e Salvatore. In ogni caso oggi nell'era della Grazia questo principio di condanna alla morte fisica per i peccati, non ha più nessun valore, anzi il cristiano è chiamato a pregare per i propri nemici, non ad ucciderli come fanno purtroppo i seguaci delle religioni false (si pensi alle migliaia di vittime cristiane fatte dal terrorismo islamico e dall'ateismo di stato nei paesi comunisti).

Domanda 4

Why does the Bible contain so much anti-scientific nonsense?

Perché la Bibbia contiene così tanto non-senso scientifico?

Risposta 4

Nonostante le critiche del modernismo, noi credenti sappiamo che la Bibbia è davvero ispirata dallo Spirito Santo ed in armonia con le verità scientifiche oggettive. E' impossibile che la Bibbia dica qualcosa di non scientifico, perché lo Spirito che la ha scritta è lo stesso che ha posto in essere le leggi scientifiche del mondo. Quando si trovano in essa apparenti contraddizioni, sono sempre dovute alla mente carnale del contraddittorie, che non conoscendo Dio ed essendo perduto non ha nessuna possibilità di vedere le cose nella luce corretta. Andiamo ora ad osservare molte prove a riguardo:

“Egli è colui che sta assiso sul globo (ebr.chugh) della terra” (Is 40,22)

Questo ci conferma che per la Bibbia la terra è un globo, quindi chi dice che le Scritture insegnano che la terra è piatta è un ignorante, un bugiardo o semplicemente fraintende le Scritture.

“Egli distende il settentrione sul vuoto, sospende la terra sul nulla” (Gb 26,7)

Le cosmologie antiche prevedevano una terra piatta, triangolare, magari appoggiata su animali mitologici giganteschi, oppure dentro il corpo degli dei ed altre assurdità. Invece la Bibbia presenta la terra come un globo sospeso nel nulla, ovvero una massa sferica priva di contatto con altri corpi sospesa nello spazio. Questa descrizione corrisponde perfettamente alla attuale conoscenza scientifica.

“In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così pure chi sarà nei campi non torni indietro” (Lc 17,31)

“Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato” (Lc 17,34)

“perché come è il lampo che balenando risplende da una estremità all'altra del cielo, così sarà il Figlio
dell'uomo nel suo giorno” (Lc 17,24).

Gesù ha insegnato che il suo ritorno sulla terra per regnare su di essa nel millennio, sarà immediato e istantaneo, tanto che lo paragona ad un fulmine che attraversa la volta celeste da una estremità all'altra estremità. (v.24) Pertanto è impensabile che Gesù avesse in mente un ritorno diurno ed uno notturno alcune ore dopo.

Invece Lui stesso parla prima del suo ritorno di giorno (v.31) e poi del suo ritorno di notte (v.34) e poi dice che il suo ritorno avverrà nello stesso istante, perché tutti gli eletti saranno chiamati verso di Lui nel medesimo momento:

“manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli” (Mt 24,31)

Gli eletti saranno presi nello stesso momento, ma per alcuni quel momento sarà di giorno, per altri sarà di notte. Semplicemente perché Gesù che è Dio-Figlio e che è la Parola di Dio sapeva benissimo che la terra è rotonda (la ha creata Lui!) e che in alcune zone di essa è giorno mentre nello stesso momento in altre è notte. I quattro venti sono una forma simbolica per indicare tutta la superficie del globo terrestre, i quattro punti cardinali, pertanto quando nella Bibbia troviamo scritto che si parla dei quattro angoli della terra, dobbiamo pensare a tutto il globo, come Gesù dice implicitamente qui.

Anche uno scienziato ateo ed odiatore di Dio come Richard Dawkins può usare un modo di dire quale ad esempio: “ho cercato Dio per i quattro angoli della terra senza trovarlo” senza per questo credere che la terra sia piatta ed abbia quattro angoli letterali.

Analogo concetto con il “fermati o sole” di Gs 10,12: anche Dawkins quando si sveglia al mattino dice “il sole si è alzato stamattina” senza per questo credere che il sole giri intorno alla terra. Purtroppo la chiesa romana cadde proprio in questo errore in passato e condannò Galileo colpevole solo di dire il vero. Per colpa di questo errore interpretativo della chiesa romana ancora oggi le persone più ignoranti delle Scritture e deboli culturalmente, tendono a contrapporre scienza e fede. La vera scienza conferma sempre la Bibbia. Il mondo naturale e le Scritture, essendo due opere dello stesso autore, sono sempre in armonia.

“Come mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino (pianeta Venere), figliuol dell'aurora?” (Is 14,12)

“Dio è il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe” (Gb 9,9).

Già gli autori dell'Antico Testamento erano a perfetta conoscenza non solo dell'esistenza di Terra, Sole e Luna, ma anche del pianeta Venere, delle costellazioni dell'Orsa maggiore, di Orione e delle Pleiadi, nonché della diversità tra le regioni del cielo australe e quello boreale. In pratica l'autore sacro circa 4000 anni fa aveva più conoscenze astronomiche di un italiano contemporaneo medio!

Ormai i biologi più onesti come N.Eldredge e S.J.Gould ammettono, di fatto, che non ci sono vere prove fossili della macro-evoluzione, e che in realtà le specie viventi tendono a rimanere immutate per milioni di anni per poi cambiare improvvisamente, per delle improbabili macro-mutazioni indotte da radiazioni o altri fattori sconosciuti. Questi dati paleontologici sono in realtà molto più spiegabili se pensiamo a delle creazioni sovrane di Dio dispiegate nell'arco di periodi di tempo. I giorni di Genesi 1 possono anche essere interpretati come lunghe ere, o i metodi di datazione oggi usati essere errati.

La vera insensatezza scientifica è il darwinismo riguardo alla macro-evoluzione, che non presenta nessuna prova concreta a suo sostegno, ma solo teorie fantasiose e contrapposte l'una all'altra. Basti pensare all'evoluzionismo progressivo di Dawkins e quello saltazionista di Eldredge e Gould!

Infine va ribadito che si potrà mettere in discussione questa interpretazione, ma lo si potrà fare solo in base a dei presupposti anti-Dio ed anti-Parola, e mai in base a dei presupposti che derivano dall'amore di Dio e dalla fiducia nelle Scritture. Dio è nostro padre e ci dà cose buone e vere, non serpenti e scorpioni (cfr. Lc 11,10-13) se siamo suoi figli, si intende.

Domanda 5

Why is God such a huge proponent of slavery in the Bible? E.g.: Exodus 21,20-21 – God says that it is OK to own slaves, and it is also OK to beat them.

Perché Dio è così tanto fautore della schiavitù nella Bibbia? Es. Esodo 21,20-21 – Dio dice che è OK possedere schiavi ed anche che è OK picchiarli.

Risposta 5

Qui l'autore propone una lettura anacronistica delle Scritture, fa un salto all'indietro di molti secoli, che impedisce di comprendere veramente la realtà della questione. Nelle società del mondo antico, la schiavitù era una prassi consolidata, che sarebbe stato pressoché impossibile eliminare totalmente. Inoltre nell'AT non c'è la rivelazione piena della volontà di Dio, ma solo delle ombre imperfette che  vengono adempiute in Cristo:

“La Legge (l'AT), infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose” (Eb 10,1).

In questo ambito inoltre la Rivelazione divina prevede delle pene per i padroni degli schiavi che li uccidevano volontariamente (Es 21,20), ed anche l'obbligo di mettere in  libertà gli schiavi nel caso subissero delle mutilazioni (Es 21,26). Si trattava di una novità assoluta, mai immaginata in precedenza, in quanto in tutti gli ordinamenti giuridici del mondo antico i padroni di schiavi avevano su di essi un potere assoluto di vita e di morte, senza dover rendere conto del loro operato a nessuno.

Nell'AT soltanto vi erano dei precisi limiti all'esercizio di questo potere. Nella società assira o egiziana se un uomo percuoteva a morte uno schiavo, non veniva punito, così come invece succedeva sotto la Legge mosaica.

Nel NT ci sono regole precise nel rapporto tra padroni e schiavi. Agli schiavi è raccomandata l'ubbidienza e la sottomissione ai loro padroni (Tt 2,9-10; Ef 6,5-8; Col 3,22-25) pur nella consapevolezza che la schiavitù è un giogo iniquo (1Tim 6,1-2) e che i mercanti di schiavi sono sotto una dura condanna (1Tim 1,10). Ai padroni che sono credenti è raccomandato di retribuire in modo corretto i loro sottoposti e di trattarli con equità (Col 4,1; Ef 6,9).

Quando si pensa alla schiavitù vengono in mente scene di torture e di trattamenti iniqui, spesso ispirati alla prima metà del XIX secolo, ritratti in romanzi come ad esempio “La capanna dello zio Tom”. Al contrario degli Usa del XIX secolo, gli schiavi nel mondo greco-romano del I secolo spesso erano istruiti e trattati in genere con riguardo e rispetto dai loro padroni.

Non era una condizione sicuramente idilliaca, ma se per questo non lo è neppure la situazione odierna di molti lavoratori dipendenti a tutt'oggi in tutto il mondo che lavorano ore ed ore per un salario da fame. Con questo non si intende ovviamente giustificare la schiavitù, ma sottolineare il fatto che essa fosse una pratica dell'epoca che la Chiesa nascente ha preferito eliminare pian piano, con la lenta conquista dei cuori piuttosto che con una rivoluzione armata che sarebbe stata sicuramente soffocata nel sangue (pensiamo alla rivolta del famoso schiavo Spartaco).

Infine va considerato il fatto che sono stati citati solo i versetti dell'AT che legiferano sulla schiavitù e non quelli del NT che tendono alla sua eliminazione, cosa che dimostra la disonestà e faziosità dell'autore.