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  11/06/2010 12:20 | |
Il 22° giorno di ogni mese si celebra una festa speciale nella chiesa tradizionale ufficiale, nella città di Santiago del Estero, in Argentina. Era il mese di Ottobre del 1990 quando i parrocchiani di quella città decisero di fare un pellegrinaggio portando in processione un'immagine sacra. Il percorso includeva uno degli angoli in cui si organizzava una campagna dell'evangelista Carlos Annacondia.
Durante la processione successe qualcosa di soprannaturale e difficile da spiegare. Le quattro persone che portavano l'immagine caddero a terra nell'arrivare nell'angolo dove si svolgeva la campagna. Allo stesso tempo, e senza motivo, caddero anche alcuni fedeli. In quel momento l'evangelista stava pregando per dare inizio alla predicazione. Le persone che videro l'accaduto si spaventarono perchè non capirono che cosa stava succedendo. Dio stava operando per uno scopo. Lo spavento del sacerdote che dirigeva il pellegrinaggio fu così forte che diede disposizioni di riportare l'immagine sacra nella chiesa affinchè non si rompesse, sebbene rimase totalmente distrutta l'urna di cristallo che la proteggeva.
Alcune delle persone che caddero a terra finirono in ospedale, sebbene non fu diagnosticato loro alcun tipo di problema fisico, mentre altre finirono nella tenda dove si tenevano le liberazioni (da demoni). Molti tra i devoti a quell'immagine rimasero incuriositi da ciò che stava accadendo nella campagna (evangelistica), e dal momento che avevano riportato l'immagine in chiesa e la processione si era conclusa, finirono con l'ascoltare la Parola di Dio che veniva predicata nella campagna evangelistica. Più tardi quando il sacerdote si rese conto di quello che era successo, incalzò tutte le autorità per far sospendere la campagna, ma non riuscirono nell'intento.
Le riunioni furono una benedizione per Santiago del Estero. Ventottomila nuove anime si salvarono e molte furono guarite. Come il caso di una donna cieca dalla nascita che recuperò la vista
(Juan, Santiago del Estero, Argentina).
Citazione tratta dal libro "Ascoltami bene Satana" di Carlos Annacondia, Edizioni Articoli Cristiani, Casalnuovo di Napoli (NA), Aprile 2010, pagg. 193-194.
"Il giorno dopo, gli Asdodei, alzatisi di buon'ora, trovarono Dagon caduto con la faccia a terra, davanti all'arca del Signore. Presero Dagon e lo rimisero al suo posto" (1Sam 15,3)
"Caduta, caduta è Babilonia! E tutte le immagini scolpite dei suoi dèi sono frantumate al suolo" (Is 21,3)
"Perciò, ecco, i giorni vengono in cui io farò giustizia delle immagini scolpite di Babilonia: tutto il suo paese sarà coperto di vergogna, tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei" (Ger 51,47)
[Modificato da CristianoRiformato 11/06/2010 13:04] |
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| 15/06/2010 11:50 | |
Caduta della statua
[Modificato da @New 15/06/2010 11:51] |
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| 15/06/2010 17:38 | |
Bellissimo filmato,
e io mi spingerei anche un po' più in là.
Ieri è venuto il parroco a dare la comunione a mia madre di 90 anni, che con le sue forze, anche se affetta da demenza senile, ha pregato con lui. Quando però si è trattato di darle la comunione (l'ostia) lei, pur in atteggiamento devoto, non capiva cosa fosse (anche perché ci vede pochissimo).
Il parroco, a quel punto, ha rimesso l'ostia nel contenitore e se l'è portata via per paura che mia madre, mangiandola, facesse un sacrilegio.
Ora è giusto, come dice Paolo, che chi non discerne il corpo del signore (1 Cor. 11,29) sia condannato, ma ciò Paolo lo intende per chi partecipa alla cena indegnamente, non certo per chi si dispone in preghiera alla presenza di Dio.
Così anche l'ostia può diventare un idolo. Invece di essere segno di comunione del malato con la comunità ecclesiale che celebra il suo Signore, diventa essa stessa una divinità alla quale si possono avvicinare solo i sani e i puri. |
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| 16/06/2010 00:00 | |
Cioè,
secondo me, l'essere "idolo" o no, non dipende dall'oggetto, ma dal culto che all'oggetto diamo noi.
Una statua di un santo può benissimo non essere un idolo, come può, invece, esserlo.
Nel caso del filmato sembra proprio di sì, dalle reazioni della gente, ma non so se sia possibile generalizzare.
Mentre può diventare "idolo" qualsiasi pratica cristiana se, come il sabato, cessa di essere "per l'uomo" uno strumento di comunione con Dio. |
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| 28/07/2010 18:12 | |
Paolo in 1Cor 11 parla di riconoscere il corpo del Signore.
Il significato è rispettare e stimare i fratelli che sono membra del corpo di Cristo come noi.
Nella Bibbia non esiste nè culto di ostie, nè statue in processione, sono tutte aggiunte di secoli successivi.
Come già detto più volte, il sistema della chiesa romana è ormai troppo lontano dalla Bibbia. Ho parlato nei miei 10 anni di credente evangelico con diverse decine di sacerdoti, ed anche due vescovi, ma ciò che è emerso è sempre che essi non hanno alcuna intenzione di correggere la teologia cattolica e di farla diventare uguale a quella evangelica pentecostale. Essi desiderano solo insistere negli errori, già condannati dalla Riforma protestante 5 secoli fa. L'unica soluzione plausible è tagliare i ponti col cattolicesimo ed unirsi ad una Chiesa locale che prende la Bibbia sul serio. |
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